In mutande, scalza e senza lenti, in un mondo sfocato con una micetta in braccio. È andata così: ero uscita da letto da pochissimo, i miei stavano partendo in blocco verso Ancona quando mia mamma mi dice di riprendere il gatto sotto il portico. Che ci vuole, mi dico assonnata, e esco così come sono, senza neanche mettere un paio di ciabatte. Il fatto è che la micia aveva voglia di giocare, la dannata, quindi l'ho dovuta rincorrere per tutto il giardino (sempre in mutande. Per fortuna non sto in un posto affollato e era domenica mattina). Quando finalmente cerco di rientrare in casa, scopro che i miei son partiti pensando bene di chiudere il portone. Son dovuta andare così com'ero dalla vicina per chiedere di usare il telefono. Sigh...
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8 commenti:
chissà com'eri caruccia, hunny pie... tu, la micetta, la gattina (devo spiegarla?) e i white bits... :p
oggesù, sto somigliando in modo preoccupante a Sole d'A la commentatrice misteriosa?
Ma no, son divertenti finti flirt, ohohoh. Pensa te che avevo le mutande di Minnie. Quindi più che la gattina, la topina. Ohohoh. E una vecchia maglietta di Pikachu declassata a pigiama.
finto? ma come finto? ;)
(ps... ho i boxer di paperino... ti pare possibile?)
Questi son segni, mio caro paperotto. Ohohoh.
dovevi andare così a casa di quello che te piace per telefonare.
Non avevo i peli fatti, purtroppo. E poi sta lontanino...
Tutti stanno lontanino da casa mia. A parte i miei zii.
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