martedì 30 settembre 2008

La canzone di oggi

L'ho scoperta grazie alla professoressa di francese di mia nipote. Lei gliela fa ascoltare a scuola e quando la Checa torna a casa mi chiede se gliela posso cercare su internet. Ma quanto mi piace.

lunedì 29 settembre 2008

Gioventù bruciata

Io: "Che hai imparato oggi a scuola?" Nipote: "A scuola mica si va per imparare!" Io: "Ho capito. Chi ha vinto oggi a scuola?" Nipote: "Ho accusato quattro tre!" E giù con la descrizione di tutta la mano a tressette. Il più bravo della classe. Santo cielo.

domenica 28 settembre 2008

News dalla Callo

Mi ha mandato qualche messaggiotto dal Brasile. Dunque, ha imparato a chiedere indicazioni per il bagno ("ongi ta o bagneiro?"), la calla (il fiore, io c'ho messo un po' a capirlo) là si chiama copo gi leche, che vuol dire coppa di latte e no, non è una leggenda metropolitana, l'acqua dello sciacquone là davvero gira al contrario. O è qui il contrario?

Sognando sogni d'amore

In troppi cercano la telenovela piemontese, le mie porte non sono completamente aperte quindi devo stare zittina e buonina in fila... Chissà quando saprò come va avanti la storia... Son ferma a quando Mario è a casa dell'amante la sera stessa in cui la moglie ha avuto un aborto spontaneo, spunta fuori il fratello dell'amante e si scopre che i due hanno avuto una liaison (eppure all'inizio della telenovela sembrava che Mario fosse completamente illibato. È da dopo sposato che diventa un maialone. In effetti all'inizio della telenovela si chiamava Marco).

venerdì 26 settembre 2008

Anata dake mitsumeteru!!

Non è bellissima, ma che ci vuoi fare, mi da la carica. High tension!

giovedì 25 settembre 2008

Sto per scoppiare a piangere

Perché ho appena capito una cosa che non volevo capire. Ma comunque arriverò fino in fondo, ormai ho deciso, a costo di passare largamente dalla parte del torto. Tanto questo è stato il mio anno sporco. E come dice Alda D'Eusanio: "non siamo qui a pettinare le bambole, non siamo qui a soffiare sulle pastine, non siamo qui a mettere i bigodini a Calimero". (Ce la voglio proprio vedere a mettere i bigodini alle piumine di un pulcino, lamentoso, per giunta).

mercoledì 24 settembre 2008

Il bimbo a cui do ripetizioni mi fa una corte spietata

È partito da un "Che pupa!" appena ci siamo conosciuti ed è arrivato ad un "Amore, mi sposi?" ieri pomeriggio. Qualcuno (cioè io) dovrebbe imparare dalla sua schiettezza e dalla sua decisione. Ha fatto una corte spietata anche a una bambina che va in palestra con lui. Le ha detto "Il mio cuore brucia per te con il calore di mille soli. Facciamo la doccia insieme". E lei è scappata. Lui ancora si chiede perché. E comunque mi sto facendo una cultura sui Gormiti. Ci sono Gormiti buoni, come quelli del sole, e Gormiti cattivi, come, credo, Obscurio. Pensavo fossero tutti cattivi, è già qualcosa. Ma la mia proposta di far diventare re supremo di tutti i Gormiti un ippopotamone è stata bocciata.

martedì 23 settembre 2008

La pura e semplice verità

M'ha rotto i coglioni (pardon).

Ho bisogno di qualcuno che mi tenga stretta stretta la manina.

Ero più tranquilla a tredici anni. Ora ho mille paure... Qualcosa ho superato, per esempio son risoluta ad andare fino in fondo, ed ho deciso di gettare certe protezioni che mi proteggevano da chissà cosa poi, però... Però... Alla fine dei conti ho sempre bisogno che qualcuno mi stringa la mano. E la cosa sarà piuttosto strana quando saremo al dunque e gli dirò quel che devo dire e ci sarà qualcuno attaccato alla mia mano. "Eh, non farci caso, è solo qui per darmi coraggio, tu fai come se non ci fosse..."

lunedì 22 settembre 2008

Eventi

Oggi pomeriggio c'era la Tata (la cugina della Callo, quella che è per i ggiovani) a Radio Maria. È venuta a dirmelo contenta come una pasqua mia mamma.

venerdì 19 settembre 2008

E comunque

Ieri la micia ha fatto tre mesi! E per regalo, un bel vaccino.

Tempo di propositi

Come giustamente mi ha fatto notare Serpico, ricomincia l'anno accademico. Almeno per me. Indipercui, è tempo di propositi. E il mio proposito è riappriopiarmi della mia vita, cioè allontanare il pensiero unico che mi assilla il cervello impedendomi di concentrarmi sulle mille cose che avrebbero bisogno di attenzioni, come l'università, appunto, e se proprio devo soffrire in silenzio che lo faccia per cose più concrete, perdinci. Quindi, glielo dirò. Oh. O meglio, no, prima raccolgo le forze e il coraggio, e poi, forse, glielo dico.

Sono giù

Ma stavolta non c'entra niente lui. Evviva. Un passo avanti.

martedì 16 settembre 2008

Badabim badabum

Ma salve. Nonostante la piccola enorme crisi esistenziale che mi travolge in questi giorni, ho trovato un altro fantastico, mirabolante nome alla gatta: Cipicchia. Che poi è la traduzione di Goopy. Intanto, mio nipote (che in due giorni di stretto contatto mi ha attaccato il vizio di chiamare pezzente qualsiasi cosa si muova e mi stia un minimo simpatica) ha cominciato a chiamarla Pighigatto, perché è un gatto pighinino. Così mi viene da chiamarla Pighicat. E mio fratello la chiama Ruzzelona perché fa gli scivolini sul pavimento. È il gatto con più nomi sulla faccia della terra. A proposito di nipote, ha vinto un premio come migliore studente della sua classe ieri. Gli hanno dato 50 euro scarsi, 4 libri di cui non capisce neanche lui i titoli (uno era una cosa tipo "Dicotiledoni da quarantena", gli hanno detto "Capirai i titoli in quinta superiore", e lui è appena passato in seconda. Ma che premio è) e un attestato che non è stato firmato, come se lo avesse rubato dalla stanza del preside nottetempo e se lo fosse fatto lui. Però ha ricevuto l'abbraccio entusiasta da tutti i bocciati di classe sua, che notoriamente odiano i primi della classe (quelli passati non erano presenti, non so perché erano presenti solo le prime). Ma, fonzie, quel tizio scosso di mio nipote è un bosse (è così che parla lui).

venerdì 12 settembre 2008

Delusione

Enorme. E poi non ce la faccio più. Sono nel bel mezzo di un campeggio, dal quale sono fuggita per qualche ora, ma solo per far fare i compiti a un bimbo che non ne aveva voglia (ma c'è una cosa peggiore? Dico per me che i compiti non li ho mai fatti fino alla terza media. E ho smesso subito l'anno dopo). E sono in crisi, in una crisi nera nera buia buia profonda profonda che se ci tiri un sasso non senti niente. In 24 ore ho già pianto due volte.

martedì 9 settembre 2008

Adesso

Manchi tu, manchi tu, manchi tu qui con me, non ci sei più e non so più perché... Vorrei uscire stanotte, dimenticare il tuo nome... Dimmi che ci sono io per te in questa vita che nessuna certezza ci da...

lunedì 8 settembre 2008

La Carla finisce gli anni

Tanti auguri, ragazza invisibile/quella delle torte dai nomi esotici. Era con noi anche venerdì sera, nella modalità invisibile.

domenica 7 settembre 2008

Oggi son rimasta chiusa fuori casa in mutande

In mutande, scalza e senza lenti, in un mondo sfocato con una micetta in braccio. È andata così: ero uscita da letto da pochissimo, i miei stavano partendo in blocco verso Ancona quando mia mamma mi dice di riprendere il gatto sotto il portico. Che ci vuole, mi dico assonnata, e esco così come sono, senza neanche mettere un paio di ciabatte. Il fatto è che la micia aveva voglia di giocare, la dannata, quindi l'ho dovuta rincorrere per tutto il giardino (sempre in mutande. Per fortuna non sto in un posto affollato e era domenica mattina). Quando finalmente cerco di rientrare in casa, scopro che i miei son partiti pensando bene di chiudere il portone. Son dovuta andare così com'ero dalla vicina per chiedere di usare il telefono. Sigh...

giovedì 4 settembre 2008

Mia mamma e il mondo animale

Ultimamente ho scoperto che mia mamma è convinta che i pappagalli possano cambiare sesso nel corso della loro vita e che i gatti siano onnivori. Giaggià, madre.

Ah, i ricordi...

Ho appena rivisto Carotina, la bambolina di quando ero piccina. L'avevo chiamata così perché era tutta vestita di arancio come una carota. Ora che l'ho rivista mi rendo conto che è più gialla che arancio, quindi: 1) l'avrei dovuta chiamare Limonina; 2) da piccola ero daltonica. Chissà dov'è il mio orsacchiottone bianco grosso grosso, che quando ero piccola mi ci nascondevo dietro... È colpa sua se ho perso il primo dentino da latte. Lui era in cima all'armadio, ho chiesto a mio fratello se me lo poteva prendere per favore grazie, e lui (mio fratello, non l'orso) si è messo a saltare per prenderlo. Nel frattempo mi ero messa a giocare nella stanza, andavo avanti e indietro con un pesciolone (certo che da bambini ci si diverte con poco), e a un certo punto la mia traiettoria pesciolosa ha intersecato quella saltellante di mio fratello, in particolare la mia bocca ha intersecato uno dei suoi piedi. Poi ricordo solo sangue. E tanta gente intorno a me che mi dice "Non ti preoccupare, è da latte". È da allora che ho smesso di succhiarmi il pollice.

mercoledì 3 settembre 2008

Monotematicità portami via

Insieme alla malinconia. Per fortuna ci sono la micia insieme al mio nipote qua a distrarmi. Comunque, è arrivato un omino prima a casa mia, toc toc, chi è, son io che vendo fazzoletti, ma come va, tutto bene, e insomma si son fatte due chiacchiere, finché lui non mi ha detto all'improvviso che sente che entro l'anno avrò un fidanzato e il mio cuore non sarà più spezzato. Questi sono segnoni.

lunedì 1 settembre 2008

I grandi perché della vita

Ma perché tutta sta gente interessata ai coni per far fare la pipì da in piedi alle donne? E perché finiscono tutti qua? Allora, ve lo dico io, sono anni che sono stati inventati, anni, si vedono anche in Full monthy, li hanno inventati in Giappone, sono degli affaricchi di cartoncino pieghevole, li metti davanti alla passerina e la pipì scivola giù nel buchino del wc. Ora, è una cosa altamente antiigienica, non prenderà mai piede, scordatevelo. Quindi, se capitate qui per comprarli, io non li vendo.


(I giapponesi si sono inventati anche questo).

Vi voglio bene, non andate a vederlo.

Ma parliamo di Doomsday. 7 euro e 90 buttate. È difficile che faccia recensioni negative, di solito son contenta di tutta la sbobba che vedo (e poi dopo Per sempre mi son convinta che tutto gli altri, perfino Troppo belli, fossero capolavori), ma questo faceva proprio schifo. E non schifo come i film di Vin Diesel, che almeno sai cosa ti aspetti e ridi per le esagerazioni. No, proprio non aveva senso. Scelte registiche senza senso, inquadrature messe lì perché son ganze, non perché erano più adatte di un'inquadratura normale, un macello. La protagonista, non si sa perché, ha un occhio di vetro ipertecnologico che butta in giro e usa da microspia, poi però se lo rimette e è come nuova. La trama: A Glasgow si sviluppa un virus letale e, ovviamente, il governo decide di isolare per trent'anni tutta la Scozia, tagliando qualsiasi contatto col resto del mondo, che mi sembra una cosa molto reale e fattibile. I soldati sparano a vista a chiunque si avvicini al muro. Là dentro rimangono gli scozzesi (a parte la bimba protagonista che non si sa perché viene messa in salvo da uno dei soldati che le doveva sparare a vista, rischiando di esportare l'infezione e di mandare a quel paese tutto quel lavoro insensato) e un dottore che cerca la cura. Trent'anni dopo il virus ricompare a Londra, non si sa perché, e il governo scopre che, ma guarda, ci sono dei sopravvissuti di là dal muro(pensavano fossero tutti morti, come se non esistessero portatori sani di qualsiasi malattia). La protagonista viene mandata di là a cercare cura, dottore e sopravvissuti (mah). E si scopra che a Glasgow i sopravvissuti si sono divisi in due gruppi: i punk cannibali che imperversano per la città, e i buoni, capeggiati dal dottore impazzito che uccide tutti quelli di sangue impuro (chi non è immune al virus), si è ritirato in un castello e ha vestito tutti con abiti medievali. Dopo varie peripezie la protagonista acchiappa l'immune figlia del dottore, scappa dai pazzi su una Bentley (e dov'è la benzina, dopo trent'anni di chiusura dal resto del mondo? E l'energia elettrica? Passavano vicino a tralicci in rovina ma l'elettricità l'avevano tutti. In più trova un telefonino inscatolato e lo fa funzionare dopo trent'anni, senza schedina né niente), dicevo, scappa a 300 all'ora su sta Bentley, e all'improvviso spuntano i punk cannibali su dei vecchi scuolabus, che riescono a stare dietro alla Bentley sparata a 320. Mah. Scontri, incidenti, catastrofi, incendi, e la Bentley se ne esce intatta. Arrivano dal viceprimo ministro, consegnano la immune e lei decide di rimanere. Perché? Perché? Che senso ha? Tra l'altro non si capisce come alla fine il suo vecchio amico la va a trovare. Ma non era impossibile passare di là dal muro? La scena finale è la più atroce. Lei arriva in mezzo ai punk cannibali con la testa mozzata del loro capo, la butta là e urla: "Avete fame? Perché non vi mangiate un pezzetto del vostro amico?" e tutti: "Sì!" Sì? Sì? Ma che film ho visto?