mercoledì 30 gennaio 2008

Un po' per tanti motivi

Un po' perche' oggi son sul malinconico andante (non diro' i motivi senno' dovrei fare un elenco altrettanto lungo di "un po'"), un po' perche' tempo fa, quando comprai questo disco, mi ripromisi che avrei seguito questa canzone, un po' perche' oggi guardando Smilza, uno dei pappagallini di mia mamma (gli altri due li ho chiamati Flac e Ryder, in onore del trio, visto che il trio lo riflettono col loro comportamento), mi son resa conto di quanto non abbia mantenuto il proposito (come lui/lei non svolazza quando necessario ma si limita ad aspettare la sorte nel trespolo, cosi' io), un po' perche' ho riscoperto il disco e la canzone stasera, un po' perche' non ho piu' voglia di studiare e necessito un po' di sano cazzeggiare.


You and me forever we belong together and we'll always endeavor throughout any type of weather. You want everything to be just like the stories that you read but never write. You gotta learn to live, and live, and learn, you gotta learn to give and wait your turn or you'll get burned. You wrote our names down on the sidewalk, then the rain came and washed them off, so we should write them again on wet cement, so people a long time from now will know what we meant. You want every morning to be just like the stories that you read but you never write. You gotta learn to live, and live, and learn, you gotta learn to give and wait your turn and only concern. I'm adding something new to the mixture so there's a different hue to your picture, another ending to this fairy tale, a new sunset into which we sail. You want everything to be just like the stories that you read but you can't write. You gotta learn to live, and live, and learn, you gotta learn to give and wait your turn or you'll get burned.

lunedì 28 gennaio 2008

Bang bang, Maxwell's silver hammer came down upon her head...

Stavo ascoltando questa canzone stamattina e mi e' tornato in mente questo filmato. Adoro sta canzone: la musica e' rilassata, allegra, ma il testo... Beh, si capisce dalle immagini di cosa parli. Il contrasto tra le due cose mi ha sempre affascinato. E in piu' e' in uno dei miei album preferiti.


Non ho talento, Maggiore, minore.

Ho provato a inserire un sondaggio ma, non so perche', non sono riuscita a metterci tutte le opzioni. Indi ne ho inseriti due. Ma la cosa non torna. Perche' si puo' votare su tutti e due e comunque i risultati sono sfalsati. La tecnologia mi odia, Maria. Un po' come Jack Nite. Che si chiama come la dinamite. O anche Glenn Kite. Caro bacello, mi manca. Ovunque tu sia in questo momento, sappi che ho perso il tuo numero e che a mio modo mi manchi Jack. Come tutti quanti i bacelli, ho perso tutti i numeri, ma mi mancate. Anche se Bafio obiettera' che non sono piu' bacelli, ma non e' vero, perche' la bacellitudine non e' uno stato che uno cambia con il cambiare degli eventi, e' un qualcosa di inside, ne rimane sempre una piccola scintilla dentro nel profondo del cuore. E anch'io sento la scintilla bacella ardere, soprattutto quando non so come comportarmi con chi. Sigh. Le domeniche sera non son piu' le stesse senza di voi... Mi mancate davvero... Non sto scherzando... Sob...

Mele unn'e' missa, ma bene 'n va.

Ho scoperto che in rumeno sciarpa si dice foulard e foulard si dice sciarfe. Qui le cose son due: o non ce s'e' capito niente noi, o non c'han capito niente loro.
Il titolo non c'entra niente, ma l'ho sentita oggi sta frase e m'e' piaciuta. Tanto piu' che e' uno stato mentale in cui mi son ritrovata spesso.

Disco inferno

Ovvero, la sentina di peccato che puo' essere una discoteca, nella fattispecie la Vispa Teresa la notte tra sabato e domenica scorsi. Dunque, dovete sapere che vicino alla Vispa c'e' un bel pratino che da sul parcheggio, e non c'e' niente che separi questo pratino dal resto, semplicemente finisce lo sterrato del parcheggio e inizia l'erba. Arrivo la' intorno alle 3 per riprendere la nipote (io non son neanche mezza discotecara, ormai e' risaputo, non ci sarebbe altro motivo per essere alle 3 dalle parti di una discoteca) e, che fortuna, trovo un posto vicino all'entrata, proprio vicino al pratino. Parcheggio senza la minima intenzione di spengere il motore, traccheggio un po' e noto che i fanali stanno illuminando qualcosa. Mi accorgo che sono due teneri fanciulli che stanno amoreggiando. Ma che carini. Ehm, no, non stanno amoreggiando, lei, alle 3 di una notte di gennaio, ha tutte le cosce di fuori e lui ha tutta la mano dentro. Ora, sti due, non solo se ne sono sbattuti del fatto che non c'era NIENTE che li coprisse alla vista della miriade di persone che usciva dalla discoteca, ma sono stati illuminati dai miei fanali per un bel po' (c'ho messo tempo per capire la scena davanti a me, avevo sonno) e non se sono scrollati. Tra l'altro a un certo punto si sono alzati e ho notato che 1) lei era decisamente ubriaca e se non si reggeva a lui barcollava pericolosamente; 2) era senza mutande. Comunque. Arriva la nipote che mi dice di aver visto un ragazzo ballare con il pisello di fuori davanti a tutti. Cosi', ballava con i suoi amici e ogni tanto lo tirava fuori. E in piu' la sua amica (della Checa, non di questo qui, e chi lo conosce, ma soprattutto chi ci tiene a conoscerlo) ci ha raccontato del suo tentativo di seduzione del guardarobiere che si rifiutava di restituire loro i cappotti se non alle 6 (la sciagurata aveva perso i bigliettini). Ergo, sabato sera la Vispa e' diventata improvvisamente in terzo girone dell'inferno. John, please, interpreta questo segno.

venerdì 25 gennaio 2008

Mentre studio per domani ascolto un po' di musica. Non passero' mai, Maria. Due.

(non ho il filmato youtube di questa. Peccato)
When I see you I just dont know what to say, I'd like to be with you every hour of the day, so if you want me just like I need you, you know what to do. I watched walking by and you looked alone, I hope that you won't mind if I walk you back home. But if you want me just like I need you, you know what to do: just call on me when you're lonely, I'll keep my love for you only, I'll call on you if I'm lonely too. Understand I'll stay with you everyday, make you love me more in every way, so if you want me just like I want you, you know what to do. Just call on me when you're lonely, I'll keep my love for you only, I'll call on you if I'm lonely too. Understand I'll stay with you everyday, make you love me more in every way, so if you want me just like I want you, you know what to do.
(È dei Beatles, anzi, di George Harrison, una delle prime che ha scritto, forse la prima o la seconda, e' stata scartata ma io la trovo veramente carina... Si puo' trovare nell'Anthology se la volete sentire, si intitola You know what to do, di piu' non posso fare...)

Mentre studio per domani ascolto un po' di musica. Non passero' mai, Maria.

Look, I'm standing naked before you, don't you want more then my sex? I can scream as loud as your last one, but I can't claim innocence. Oh, God, could it be the weather? Oh, God, why am I here? If love isn't forever and it's not the weather, hand me my leather... I could just pretend that you love me, the night would lose all sense of fear, but why do I need you to love me when you can't hold what I hold dear? Oh, God, could it be the weather? Oh, God, why am I here? If love isn't forever and it's not the weather, hand me my leather... I almost ran over an angel, he had a nice big fat cigar. "In a sense", he said, "you're alone here, so if you jump, you best jump far." Oh, God, could it be the weather? Oh, God, why am I here? If love isn't forever and it's not the weather... Oh, God, could it be the weather? Oh, God, why am I here? If love isn't forever and it's not the weather, hand me my leather.

lunedì 21 gennaio 2008

Enne acca ti maria

Non capisco, perche' non ho talento, Maria, perche', Maria, nonostante abbia spiegato i motivi del mio rifiuto il Kleenex sia rispuntato fuori pure l'altra sera, Maria. La Smilza pensa che se il Kleenex lascia lo studio va bene, Maria. Il Kleenex invece no, Maria. Credo che abbia gia' finito le ragazze disponibili a Castiglioni, Maria. Senno' non si spiega. Oh beh.

Lallalalallalalallalala...

Continua l'ondata di nostalgia... Sigh... Questo lo guardavo da sotto il tavolo tondo della cucina.

Ultimamente ho avuto un attacco di nostalgia

Saranno gli effetti collaterali di Honeysuckle preso puro. Ma avevo bisogno della botta. Difatti, come potete constatare sono molto piu' serena. Comunque. Fatto sta che la nostalgia mi si e' condensata sulla voce dello Zio Paperone in Ducktales, ed e' qualche giorno che ogni volta che mi prende un accidente penso mentalmente "sdeng!" o "quack!".

lunedì 14 gennaio 2008

Anche Sailor Moon dice verita'

E porta pure bene. Questa e' l'ultima puntata, senza ignobili censure (purtroppo, per il fatto che non e' censurata, in parte non e' neanche doppiata, ehm). L'ultimissimissima. Un messaggio di speranza per tutti gli abitanti dell'universo (sono gia' entrata nello spirito). Ah, che nostalgia, e quanto mi piaceva sto cartone. E ho scoperto che Zakar in realta' era un uomo. E che han tentato di spacciare le Sailor star per le sorelle gemelle delle loro identita' di copertura maschili. Questa cosa proprio non me la ricordavo. Differisce un po' dalla versione manga, un po' piu' filosofica, in cui l'universo intero viene distrutto completamente dalla battaglia tra le due (e Sailor galaxia muore proprio, anche se si lente liberata, mi pare, mo lo devo riguardare) e viene completamente ricreato da Sailor Moon e da una tipa piccolina che le mostra il centro dell'universo, il Cauldron. E tutto finisce con un'inquietantissima frase di Usagi-Bunny al suo matrimonio (una cosa tipo "Sento Chibiusa che si forma all'interno del mio utero").

Cambiati i filmati perche' non piu' disponibili.








venerdì 11 gennaio 2008

Chissa'

Chissa' come mai ultimamente prendo le fisse di cui la gente mi parla. Tipo vedere cifre uguali ogni volta che guardo un orologio. O chiudere la porta di casa piu' di una volta per paura che non sia chiusa. Ma quella non e' una fissa, e' la serratura della porta che si e' rotta.

Di nuovo.

Ma io lo so gia' in partenza che certe cose non le devo fare, perche' poi e' piu' il male che sento che altro. E invece mi ostino. Chissa' perche'.

giovedì 10 gennaio 2008

Ma chi le scriveva le canzoni a Mina?

No, perche' e' la seconda che mi ricorda troppo me e la sciunga di cui parlavo prima... A parte la liberta', e chi gliel'ha mai tolta, e quella cosa dell'ingenuita' che non l'ho capita (non ho talento, Maria, enneaccati, emme). Il resto e' tutto dedicato a lui... Il volume e' un po' basso.

Io l'avevo detto che s'era tanti

Entro in cucina e sul tavolo trovo un giornale, e sul giornale c'e' un articolo intitolato "Menci vince la hit parade dei cognomi". Dice "il cognome piu' diffuso nel territorio comunale ... ben 232 soggetti". Me pareva che se fosse parecchi l'altro giorno. Nell'articolo c'e' scritto anche che la ricerca e' stata portata avanti dal mio fratellone, "vigile urbano con la passione per la realizzazione di originali meridiane e la genealogia" (scusate ma sta parte m'ha fatto ride). Il puffo intrattenitore ha colpito ancora (e' lui il puffo intrattenitore. Oggi e' pure arrivata quella che vende la frutta che se lamentava che ora che lui non fa piu' il vigile le manchera' chi ogni tanto le entrava nel negozio per raccontare barzellette. Sta cosa me fa ancora piu' ride). Pero' nell'articolo non e' menzionato il nostro tratto genetico puffoso.

La mia vita sentimentale e' una farsa. O_o

Nonostante abbia cambiato blog la mia vita sentimentale (e sensuale) rimane una farsa. Il Kleenex. Come da nome che gli ho simpaticamente affibbiato, ci eravamo usati e gettati via a vicenda come due kleenex usati gia' a giugno (in realta' e' stato lui a gettare me senza preavviso, il dannato. Ma va bene, tanto sta cosa l'avevo gia' in progetto). Solo che lui ha deciso di rifrugare nel cestino. Ma non si rifruga nel cestino, soprattutto per andare a ripescare un kleenex usato. E soprattutto senza rendersi conto che ormai questo povero pezzo di carta (che sarei io) si e' appiccicato a una sciunga da un bel po' (senza che la sciunga lo sappia. Certi schemi si ripetono nella mia vita. Come quando mi fidanzavo con i bambini all'asilo e loro non lo sapevano). (Cioe', prima di far pensare cose strane, mi sono semplicemente presa una cotta e col cavolo che riesco ad andare col Kleenex). Che poi fosse bello, toh. Ha gli occhi belli. E un'altra cosa di cui non parlo perche' sono una signora (ehm). E poi come e' andato a rifrugare nel cestino. Mi dice "sono fidanzato ma ho bisogno di sesso, me lo puoi dare?" Ma dico, apprezzo la sincerita' e tutto, ma sono cose da dire a una signora (ehm)? Gli dico "Guarda, son cambiate un paio di cose", mi fa (dopo qualche ora) "Cosa", gli faccio "Mi son presa una cotta per uno, non riesco a uscire con altri" (notare come sono signora [ehm], come evito certe parole), mi fa "quello non e' uscire, e' divertirsi" (notare come lui invece non evita per niente. Che carino. Alla fine mi fa simpatia), e io "Appunto manco quello" e lui "Eddai" e io "Enno" e lui "Eddai" e io "Enno" (uff, come vorrei che questa insistenza venisse da un'altra parte) e lui "Vabbe' quando vuoi sono qui". E come vorrei che questa tranquillita' fosse dentro di me. Devo imparare qualcosa dal Kleenex.

lunedì 7 gennaio 2008

Uhm...

M'e' presa la fissa per Mina. Tra ieri e oggi. E mi sto guardando tutto quello che trovo su youtube.
Pero' com'e' che questa canzone mi ricorda tantissimo me? Uhm... Allegria e ottimismo portateme via.

domenica 6 gennaio 2008

La consapevolezza delle mie potenzialita' si deve addensare ancora all'interno del mio animo come la creatura d'ombra del regno di Fantasia.

Sto incominciando a capire, e a tratti anche a crederci, di avere delle potenzialita' che potrebbero diventare reali. E non sto parlando dello stato mentale "potere del trio" (che potrebbe pure potenzialmente coincidere col mio). Sto parlando di potenzialita' riguardo una parte limitata e specifica ma, oh, cosi' importante, della mia vita. Finora l'aria rarefatta di cui era composta questa potenzialita' era cosi' effimera, impalpabile, adesso pero' si sta addensando lentamente ma inesorabilmente, c'e' come una vaga foschia luminosa nel mio animo (in effetti il paragone con la creatura d'ombra, che e' d'ombra, non e' poi cosi' calzante). Non e' un processo che pero' avviene dall'interno, e' tutta una serie di potenti spinte esterne. Fino ad ora da parte delle persone che mi vogliono piu' bene, poi l'altro giorno pure da mia madre, che di solito di certe cose non parla; mi ha detto che posso, posso davvero, e i discorsi sulla mia impossibilita' e incapacita' si fondano sul nulla e che semmai non ascolto chi mi vuole consigliare e se e' cosi' che senso ha parlarmi (e a questo punto mi ha davvero ritolto la parola. Di nuovo. Ma stavolta solo per un po'). Pero' queste sono spinte da chi mi vuole bene, quasi forzate, mi dicevo, e l'effimera aria di potenzialita' continuava ad aleggiare inosservata. Poi pero' ho messo insieme le spinte non volute, le chiamate del tempo che venivano da chi non sapeva, quasi una chiamata alla Joan of Arcadia (oh, my dear John, che tu mi abbia passato un po' dei tuoi infiniti poteri? Non li mettero' mai piu' in discussione, mai piu'!), prima da un prete in confessione, poi dal ginecologo, e infine oggi dalla Grande Puffa (che mi ha anche detto "Mi han detto che oggi sei simpatica." Ma dico. Son sempre simpatica, io)... Questi sono segni superiori, e' scritto, io posso, io ce la faro'. Ahahahahahahahahahahahahah!
E poi ci sono altri segni. Tipo i gatti neri che popolano la mia vita dal 31 dicembre, e tendono ad attraversarmi la strada da destra a sinistra. Sempre piu' vicini. Grossi gatti neri. Sono cosi' belli. E poi mi sanguina il naso ininterrottamente da mesi, prima una narice e poi l'altra. Ma questo forse non e' un segno, dovrei andare dal dottore. Chissa' che vogliono dire.
Oh, non vedo l'ora che nel mio animo si condensi la massa luminosa della mia potenzialita' fino al punto di collasso, per l'ultima trasformazione in realta' vera e propria.

Ci manca di diventare blu

Oggi c'e' stata una riunione di famiglia. Della mia GRANDE famiglia (e per fortuna non s'era tutti). Adesso posso dire con certezza che:
- La mia famiglia e' come quella dei puffi: c'e' il menci pittore, il menci ingegnere, il menci dottore, il menci falegname, la grande mencia, mille menciolini, il menci intrattenitore, il menci cameraman, e potrei andare avanti. Io son la mencetta. La Checa e' la menciolina. Il mio nipote e' quel puffolino con la saetta sulla maglietta. Non credo sia Sciccoso, quello ha il cappello moscio.
- Mio fratello a 18 anni era identico alla Checa ora. No, ma, sputati.
- Un mio zio da giovane piaceva a troppe ragazze a Castiglioni, cosi' che non sapeva da dove passare per tornare a casa da scuola perche' ste qui gli facevano gli agguati. In ogni strada se ne nascondeva una. Cosi' lo zio piu' piccolo gli camminava avanti avanti e le schisciava a cartellate. Oh, cosi' me l'hanno raccontata.
- In realta' quella di oggi non era una riunione di famiglia, ma il compleanno della grande puffa (la zia piu' vecchia), ma questo l'ho scoperto solo tardi.
- E dopo pranzo, meta' degli invitati si sono messi in cerchio nel salotto di casa di una mia zia per prendere in giro il cane. Che effettivamente sembra un salsicciotto nero con gli occhi e le orecchie.


Me piace troppo

E quindi ce la infilo in versione karaoke. Anche perche' e' un po' (ieri) che ogni volta che entro su internet me la ascolto e me la canto almeno un paio di volte di fila. E poi a tratti mi ricorda me... In particolare nel pezzettino che dice aisaretai keredo motometari wa shinai (il karaoke sbaglia li'), che vuol dire voglio essere amata ma non so cercare l'amore. Sigh. Tonzura koite (and we get the hell out of here)!!

Kyaaaaaaaaaaaaaaah che bello!!!

E' ancora tutto in costruzione (e per di piu' scrivo dal computer giu' quindi non ho gli accentini sulla tastiera e mi tocca usare gli apostrofi), ma, accidenti, ho un nuovo blog!! Uno che non mi si inchioda ogni volta che provo ad aggiornarlo! Clicco e pubblica! Al volo! E' tutto cosi' emozionante... Poi vedro' di capire come infilarci tutte le cosine carine che ho in mente di infilarci. Per ora mi limito a pubblicare la mia gioia e il mio entusiasmo. Mentre lontre battono a scacchi paperi. Scacchi fantasy, ovvio. Poi oggi e' la giornata tecnologica, che ho scoperto come inviare mms... Ohohoh. Beh, addio bloggers.

Ehm?

Davvero ho creato un nuovo blog?