mercoledì 25 marzo 2009

Bien retrouvées, mes chères (2)

2 perché avevo già scritto un post con questo titolo, ma il demone che vive all'interno di questo computer ha deciso che era meglio farlo perdere per sempre. Mi chiedo perché, non c'erano scritte cose strane. A parte le mie invettive contro i crudelissimi bambini francesi e le loro madri ancor più cattive. E inveivo anche contro la cucina francese. Ma ammettevo che la mia strada è sfilare mentre suono la chiarina. Oh, è così divertente... Anche se a un certo punto ho perso un pezzo di tromba. Clonk. E anche se avevo gli stivali di un numero più grande e conseguentemente i piedi a pezzi. Comunque. Quei ragazzi mi guardavano con un'aria tra il nostalgico e il divertito perché dicevano che ricordavo loro in tutto e per tutto mio fratello, che suonava regolarmente la chiarina con loro prima di decidere di sposarsi. A un certo punto credo di aver scorto una furtiva lacrima nei loro volti quando ho detto che io ero la sua versione avanzata, lui era il .0, io il .1. "Ha anche lo stesso senso dell'umorismo!" e a momenti mi abbracciavano commossi.

venerdì 20 marzo 2009

Au revoir, mes chères

Fra un quarto d'ora men parto per quel di Francia! Prima però devo preparare la borsa. Ancora. E devo mettere quella tuta che fa così poco chic. Sigh, non riuscirò a ricordare tutte le musiche, e mentre gli altri solleveranno la chiarina e daranno fiato ai loro squilli, io solleverò la chiarina e la sbatacchierò di qua e di là facendo finta di suonare, come i Blues Brothers col sassofono (ma forse loro suonavano per davvero). Vabbuò, sarà meglio vada a prepararmi, davvero.

martedì 17 marzo 2009

Che qualcuno mi passi una boccia di ddt

Eccomi qua, nel magnifico prato verde pieno di fiori delle mille possibilità, nella meravigliosa stagione dell'amore, pronta a darne a manciate e a riceverne altrettanto. Sopra di me l'azzurro luminoso del cielo, giusto qualche nuvola qua e là a spezzare la monotonia, davanti a me una distesa infinita, infinite direzioni e sentieri da prendere. Peccato che intorno a me ci sia sto bobo nero schifoso e peloso con il suo ronzio fastidioso. E io, invece di scacciarlo, ferma, per paura che mi pizzichi. Anzi, a volta da brava scema lo stuzzico anche. E lui mi pizzica. Mi lascia certi bollettoni... Così, invece di godermi questa magnifica situazione, sto qua a grattarmi i bollettoni.

Mi mancano :°

Avvistati in un pub l'altra sera: tizio dall'aria di un produttore di film porno di terza categoria (di quelli che non solo producono, ma recitano, fanno la regia, filmano e vendono pure i popcorn) (non so se ho reso l'idea del tipo) con una lunga treccia alla Anna dai capelli rossi che gli arrivava a mezze spalle, enorme camiciona giallo acido e calzoni di una tuta che poteva andar di moda nel '98 suppergiù, di quelle con i bottoncini lungo la gamba che appena cadevi per terra quando facevi pallavolo alle medie rimanevi nudo. Ecco, lui stava seduto e gli si vedevano quadratoni di coscia nuda tra un bottone e l'altro. Probabilmente faceva pure lo stripper di terza categoria, sempre autoprodotto, chi può dirlo. A un certo punto si è piegato in avanti e gli ho visto le mutande, di quelle da due euro che trovi al mercato, di cotone bianco. E mi sono immaginato lui che il sabato sera deve uscire con la sua ragazza, si mette davanti allo specchio e pensa: "Oh, devo farmi bello. Che faccio? Uhm, una bella treccia, la colpirà! Quanto sono bello adesso! Poi mi metto questa camiciona giallona che mi dona proprio, e non devo trascurare l'intimo. Tiè, mutande de cotone bianche, non potrà resistermi". Oh, appunto, la sua ragazza. Parliamone. La cura con cui lui ha acconciato i suoi capelli è stata compensata dalla trasandatezza con cui lei ha curato i suoi. Non credo neanche si fosse pettinata. L'uno accanto all'altra davano proprio un effetto strano. Lei quella sera deve aver tirato fuori dai meandri del suo armadio uno scatolone con scritto sopra: "Roba smessa del 1992. Non aprire MAI PIU'", l'ha aperta, ovviamente, e ha tirato fuori un completo calzoni-giacca di jeans con inserti di finta pelle che era la fine del mondo. Se il tocco finale di lui erano le mutande, il tocco finale di lei era la sigaretta spenta che ha finto di fumare tutta la sera. Tutta la sera. Ogni tanto la ritirava fuori e la teneva lì, e se la portava alla bocca. Mah. Mi chiedo dove siano adesso. Mi chiedo se lui abbia sciolto quella treccia. Me li immagino mentre camminano mano nella mano in una spiaggia al tramonto con la sigla di Love Boat in sottofondo.
(Ok, lo so, dovrei farmi gli affaracci miei, ognuno si concia come gli pare, e in fondo anch'io una volta mi son vestita da meringa, per non parlare del compleanno in cui mi son vestita da casalinga sexy anni '70, ma insomma, a tutto c'è un limite, erano da vedere quei due. E poi non è che mi interessi davvero cosa stiano facendo o come si stiano vestendo alla fine).

sabato 14 marzo 2009

Una fettimana fa efatta

Avvistate: I. e E. subiscono un attentato da parte di un piccione in preda a un attacco di diarrea. Probabilmente il più grande della sua vita. E riescono a scampare per un pelinoinoino. XOXO
(Nel frattempo, da qualche altra parte, un rinoceronte ingabbiato nella sua cementosità non riesce a concludere il suo unico, eterno passo).

venerdì 6 marzo 2009

Di nuovo a scopiazzare frasi altrui

The higher you fly, the deeper you go; the deeper you go, the higher you fly.

giovedì 5 marzo 2009

Ultimamente son poco creativa

Butto là roba fatta da altri. Ma d'altronde la mia testa è troppo impegnata a capire e a tenere a bada il cuore, che sennò quello chissà dove va e cosa fa. Quindi, beccatevi sta roba in giapponese, semplicemente perché mi sono innamorata della canzone, e del cartone animato di cui è sigla, e pure del protagonista, seppure completamente andato di capo (vedere la traduzione del testo, che si adatta così tanto al personaggio. Sono parole di uno che ha fatto un patto con uno shinigami che gli permette di uccidere tutti i malvagi e i criminali così da poter diventare il dio di un nuovo mondo dove regna la giustizia. Parole sue. Oh, ma Light è così bello, love, love, Light, love).

Nagareru toki no naka matataku setsunateki kirameki o. Kono yo no kioku ni kizamu tame, arukitsuzukeru Believer.
Dare ni mo mirenai yume o mite iranai mono wa subete suteta. Yuzurenai omoi kono mune ni yadoshite. Mada riaru to idearu no hazama ni ite, gisei no kase ni ashi o torarete mo. Afureru shoudou osaekirenai, tsuyoku motomeru kokoro ga aru kara. “Itsuwari” “Osore” “Kyoshoku” “Urei”, samazama na negachibu ni. Torawareru hodo yowaku wa nai, kodoku mo shiranu Trickster.
Yozora o tsukisasu biru no mure, hoshi nado mienai sora miage “Mayoi wa nai ka?” to jibun ni toikakeru. Kono machijuu afureru mono ni mamire, utsutsu o nukasu you na koto wa nai. Asu e to tsunagaru michi no hate de, kono te ni tsukamu mono o mitai kara.
Mabuta o toji ishiki no umi ni ukande, omoiegaku, risou o te ni suru sono toki o.
Kagiri aru “sei” o kono yo ni uke, kare yuku dake wa oroka ni hitoshii. Hoka no dare mo ga mochienai mono, “jibun jishin” to iu na no kesshou e. Kireigoto o tsukitoosu koto, itsuka makoto e kawaru. Katakuna ni shinjitsuzuketai. It’s just my faith. The absolute truth.
Nagareru toki no naka matataku setsunateki kirameki o. Kono yo no kioku ni kizamu tame, arukitsuzukeru Believer.
Una scintilla momentanea brilla all'interno del tempo che scorre, sono uno che crede e che può continuare a camminare così da incidere nelle memorie di questo mondo.
Ho fatto un sogno che nessun altro poteva fare ed ho gettato via tutto ciò di cui non avevo bisogno. Pensieri che non posso abbandonare abitano il mio petto. Anche se sono ancora nel baratro tra reale e ideale e i miei piedi sono legati dalle catene del sacrificio, i miei impulsi più forti non sono completamente repressi perché ho un cuore che desidera con ardore. "Bugie" "paura" "vanità" "dolore", non sarò abbastanza debole da essere preso da tutto ciò che è negativo. Sono un bugiardo che non conosce la solitudine.
Il gruppo di edifici che buca il cielo notturno, guardo in aria dove i corpi celesti sono invisibili, e mi chiedo: "Sarò perduto?" Cose come essere sconfitto da quelli che eccedono (?) in tutta questa città o esserne infatuato non mi accadranno, perché alla fine della strada che porta al futuro, voglio vedere qualcosa che stringerò tra le mani.
Chiudo gli occhi e si affaccia nel mare della mia coscienza: il momento in cui otterrò l'idea che mi ero immaginato.
Semplicemente ottenere una "vita" limitata in questo mondo e poi marcire è essere stupidi. Vado verso ciò che nessun altro può avere, il cristallo conosciuto come il "vero me stesso". Attraversare l'imbiancatura diventerà la verità un giorno, voglio continuare a crederci caparbiamente. È semplicemente ciò in cui credo, la verità assoluta.
Una scintilla momentanea brilla all'interno del tempo che scorre, sono uno che crede e che può continuare a camminare così da incidere nelle memorie di questo mondo.

mercoledì 4 marzo 2009

Stati d'animo

Sarà l'ascolto continuo ed ossessivo del cd che li contiene... Ma il mio animo si allinea a queste...




Oh, uguale.

Certo, dopo aver sentito questo mi fa un po' effetto pensare di aver chiamato il mio gatto (quello morto) Maniglia... Ma comunque. È identico.

lunedì 2 marzo 2009

domenica 1 marzo 2009

La mia vita sentimentale è una farsa - Ancora?

Pensavo di essermela sfangata sta cosa, e invece eccola là di nuovo. Non sto a scrivere e a descrivere, basti sapere che una persona che pensavo fosse intelligente e - tsé - sensibile, o per lo meno normale rispetto a tutti quelli che mi son capitati, si è rivelato essere uno dei personaggi più ridicolmente farseschi che io abbia mai conosciuto, e che mi abbia fatto vivere una delle scene più surreali in cui sia mai capitata. Che pena. Volevo postare di nuovo il pezzo di film con Barbara Streisand, per ribadire quanto, oh, quanto io sia superiore al tizio ridicolo di cui sopra, ma no, non val neanche la pena. Ho deciso di andare avanti, ed è quello che farò. Emmobbasta proprio, senza ripensamenti. Indipercui, I'll follow the sun.


One day you'll look to see I've gone, but tomorrow may rain, so I'll follow the sun. One day you'll know I was the one, but tomorrow may rain, so I'll follow the sun. And now the time has come and so, my love, I must go, and though I lose a friend, in the end you will know. One day you'll find that I have gone, but tomorrow may rain, so I'll follow the sun. If tomorrow may rain, so I'll follow the sun. And now my time has come and so, my love, I must go, and though I lose a friend, in the end you will know... One day you'll find that I have gone, but tomorrow may rain, so I'll follow the sun.