martedì 30 dicembre 2008

Raving rabbids just wanna have fun

Sabato sera ero, per la seconda volta in un mese, a ballare. Inaudito. E ballavo cose che ormai pensavo che non avrei più avuto l'occasione di ballare, come Scatman (ero davvero piccina quando uscì) o This is the rhythm of the night, the night, oh yeah. E anche Britney Spears. E sapevo le parole. E mi sono divertita! E ho acattato. A momenti non mi riconosco più. La me quindicenne discotecara che non ebbe modo di esprimersi a suo tempo (non per imposizioni esterne, ma perché non era una parte di me che si imponesse molto) sta uscendo fuori adesso. A un certo punto mi sono sentita come questi simpatici coniglietti qua sotto.

sabato 27 dicembre 2008

Sussex

Verginia Wolf è stata nel Sassik. Nel Sachs. Nel Saxi. Nel Tombola. Ed era iscritta a un clebbe. Clab. Clob. Chissà se ha mai visitato la Shcotlinde, o come si chiamava in scozia antica, Scotia. (Che qualcuno gli dica che quello è un termine latino e che si pronuncia "scozia"). Chissà se ha mai visitato Vinisia.

E all'improvviso, l'illuminazione. Mica cotiche.

Mi sono appassionata incredibilmente ai libri di Terry Brooks, ma ho capito perché solo a 30 pagine dalla fine del secondo libro. I protagonisti del signor Brooks (ero indecisa tra chiamarlo così e il caro vecchio Terry) sono principalmente degli impediti, che vivono in una dimensione piccola e tranquilla e amano stare nella loro piccola dimensione tranquilla, perché non vogliono affrontare le mille paure dentro di loro. Eppure la vita (o melgio, un druido alto due metri che sa che solo loro possono compiere una determinata missione. Chissà perché, poi) li costringe a vederle, affrontarle e superarle. E loro lo fanno, passino passino, e ogni passettininiccino a loro sembra un'immensità. Intanto corrono contro il tempo, perché hanno indugiato, perché sono degli impediti pieni di paure che non sanno neanche di avere, come ho già spiegato. La loro indecisione comporta che tutto si complichi, una cosa che doveva essere compiuta entro un certo periodo di tempo, e poteva esser fatta se a doverla fare ci fosse stata una persona un cicinnino più decisa, e il tempo sarebbe avanzato, viene portata a termine molto tempo dopo, e con delle conseguenze gravissime, morti, guerre e distruzioni (beh, sono libri fantasy). A guadagnar tempo e rattoppare per far sì che gli impediti riescano a raggiungere i loro scopi ci sono dei personaggi coi piedi per terra, praticamente l'opposto rispetto ai protagonisti. Insomma queste storie e questi personaggi mi assomigliano incredibilmente. In più, anche se sforano i tempi necessari e rischiano la distruzione di tutto il mondo a loro conosciuto, alla fine riescono nel loro compito. Un po' più tardi, con più calma, quando tutto sembra ormai perduto, loro ce la fanno. Beh, questo mi da speranza.

giovedì 25 dicembre 2008

Ho perso il mio anello

Quello che porto sempre costantemente in ogni momento della mia vita da un paio d'anni, ma anche tre, a questa parte. Lo toglievo solo per dormire e per lavarmi (mica voglio che si formi uno strato di sugna sul mio dito), ma al di là di quei momenti è sempre stato con me... Mi ricorda tante cose... E ora non c'è più. Chissà dove l'ho messo... Strano come ci si affezioni agli oggetti a volte. Eppure sono solo cose.

mercoledì 24 dicembre 2008

Del fatal fangue

Ne fofferfe.

venerdì 19 dicembre 2008

Le perle di saggezza della Callo

"Non ti sbagliare: il tuo inconscio fa il tuo gioco".

giovedì 18 dicembre 2008

Per scrivere uesto pot sto usandouna tatiera figamainutiizabile.

Eirisultatisivedono. Non corregerò.Comunue. volevo comnicarea mondoche la miamicia ha 6 msi ogggi!La maggiore etàperi gatti. D'ora in poi ogni vota che rientrerà in casavrò iltimore che ia pregna.Non di aspettative, ma di gattini.Oh, già, anche mio ipote finisce gli anni oggi, 15. Gli devoreglsre un posterdi Fnze e un barattolo di maionese. (il poster è di Fonzie, non di Firenze).

Titolo?

martedì 9 dicembre 2008

Perché fingere

Sto male.

lunedì 8 dicembre 2008

Ricordi d'infanzia

Grazie a una caVa stimata, mi sono rimessa a cercare su Youtube gli spezzoni dei film comici che hanno segnato la mia infanzia, e adesso non posso fare a meno di riportare questa scena.



E questa.


Sono fiera di lei

Maniglia era un abile cacciatore. Riportava spesso pipistrelli, topi e lucertole, e a volte anche qualche uccellino. Ma questo dopo il primo anno di età. Vaniglia non ha ancora finito sei mesi e l'altro giorno l'hanno beccata mentre stava spennando un piccione (no, dico, un piccione, son grossi) davanti al portone di casa.

E se fossero i primi sintomi della schizofrenia?

Stavo in macchina. A un certo punto alla radio parte Always di Bon Jovi, e comincio a pensare che proprio non mi piace, accidenti, ma perché, che canzone gnagnolosa, non ho voglia di sentirla, uff. Poi il ritornello inizia, e io mi trovo a cantare a tutta voce "and Iiiiiiiiiiii will loooove youuuuuuuuuu, babeeeeeeeeeee, aaaaaaaaalwaaaaays, and Iiii'll be theeere foreeeveeeer, bobiiiii (che dice in quel punto?) aaaaaaaaalwaaaaaaaaaays..." Mi stupisco di me stessa. Come quando l'altro giorno ho sentito per caso la Pausini e mi son detta che, beh, non era male. Sarà per lo stato d'animo emotivo piuttosto scombussolato?

venerdì 5 dicembre 2008

Pensieri che vengono in mente mentre stai guidando sotto la pioggia (oltre a "Oooooh e quindi questo è acquaplanning? Fiiigo!")

Se becchi qualcuno che con molta nonchalance commette un'infrazione mettendo in serio rischio la tua e sua incolumità, e magari ti guarda pure storto, o manovra la macchina in maniera molto impacciata, o non ricorda minimamente chi ha la precedenza e chi no, bene, guarda dentro, e sicuramente noterai che alla guida o c'è una donna o c'è un omino col cappello. Temo l'incontro con la famigerata donnina col cappello.
(Nota bene: non sto dicendo che tutte le donne guidino male. Ce ne sono moltissime che sanno guidare benissimo. Sto dicendo che se qualcuno guida male c'è un'alta probabilità che sia donna. O uomo con cappello. Posso però affermare con sicurezza che tutti gli omini col cappello guidino male, sì).

giovedì 4 dicembre 2008

Della gerarchia nei paesini italiani

Omino dell'alimentari: "Ti ho fatto un panino che non avrei fatto neanche a Don Giuliano".
Smy: "Perché, lui vuole solo i panini migliori?"
Omino: "No, ma sai com'è, per queste donne Don Giuliano è l'autorità massima".

lunedì 1 dicembre 2008

La lista dei desideri

I wish I was a neutron bomb, for once I could go off. I wish I was a sacrifice but somehow still lived on. I wish I was a sentimental ornament you hung on the Christmas tree, I wish I was the star that went on top, I wish I was the evidence. I wish I was the grounds for fifty million hands up raised and opened toward the sky. I wish I was a sailor with someone who waited for me. I wish I was as fortunate, as fortunate as me. I wish I was a messenger, and all the news was good. I wish I was the full moon shining off a camaro's hood. I wish I was an alien, at home behind the sun, I wish I was the souvenir you kept your house key on. I wish I was the pedal break that you depended on. I wish I was the verb to trust, and never let you down. I wish I was the radio song, the one that you turned up, I wish, I wish, I wish, I wish, I guess it never stops.

venerdì 28 novembre 2008

Il bimbo è la reincarnazione di Picasso.

Oggi è riuscito a disegnare la sua cameretta da tre punti di vista diversi. Tutto nello stesso disegno. E gli pareva normale. Ha un che di geniale. Ne ho scritto spesso ultimamente. È che lo trovo adorabile.

giovedì 27 novembre 2008

E anche stasera non recupero il sonno perso. Evviva

E anche domattina sbarellerò dal sonno. Comunque. Smessaggiando con Rin, mi sono accorta che voglio qualcuno inquietantemente somigliante a lui. Ma anche no, a pensarci bene. Diciamo piucchealtro che cerco qualcuno normale. E comunque non ora. Uff. Quanta confusione nella mia testa. Considerando il fatto che la rabbia iniziale mi è già passata. E soprattutto considerando il fatto che sono giorni che non dormo abbastanza.

Oh.

This means nothing to me 'cause you are nothing to me, and it means nothing to me that you blew this away. 'Cause you could've been number one, if you only found the time and you could've ruled the whole world, if you had the chance. You could've been number one and you could've ruled the whole world and we could've had so much fun, but you blew it away. You're still nothing to me, and this is nothing to me, and you don't know what you've done, but I'll give you a clue: you could've been number one if you only had the chance and you could've ruled the whole world, if you had the time. You could've been number one and you could've ruled the whole world and we could've had so much fun, but you blew it away. You could've been number one and you could've ruled the whole world and we could've had so much fun, but you blew it away.

martedì 25 novembre 2008

Piccolo post astrologico (da quanto tempo!)

Smy: "...quindi, un nome concreto è un qualcosa che puoi vedere, toccare o sentire, uno astratto no. Nella frase 'Nella cameretta c'è confusione e disordine', cameretta è astratto o concreto?"
Bimbo nato i primi di settembre: "Concreto."
Smy: "Bene. E confusione?"
Bimbo nato i primi di settembre: "Concreto."
Smy: "Ma no, è astratto."
Bimbo nato i primi di settembre: "No, la confusione si vede!"
Smy chiedendosi perché si sta impelagando in discorsi metafisici quando dovrebbe spiegare grammatica: "Certo, si vede, ma non per tutti la confusione è uguale. Per te può essere confusione, per qualcun altro no, quindi non è una cosa uguale per tutti, non è concreta. Capito?"
Bimbo nato i primi di settembre confuso: "Mmm... Sì..."
Smy: "Disordine com'è?"
Bimbo nato i primi di settembre: "Concreto! Il disordine si vede!"
N.B.: i vergine sono quelli che puliscono e ordinano e catalogano e curano e impazziscono se qualcosa è fuori posto. Un po' come il secondo marito di Bree.

Ma perché

Perché le maestre delle elementari si fissano su cose inutili? Tipo il colore delle penne. Il bimbo non può assolutamente (pena la morte, deduco dalla reazione che ha avuto quando gliel'ho suggerito) in nessun caso usare una penna blu. E io che le usavo pure arancioni quando le altre le dimenticavo a casa o le perdevo. Cosa che succedeva spessissimo. In 5 anni di elementari (4 e mezzo, via) non credo di aver passato due giorni con tutto l'occorrente con me. Ero, e sono, una dimenticona.

Avvistate: I. ed E. agli Uffizi

I: "Guarda questa miniatura. A me piacciono tantissimo le cose molto piccole. Cioè, in certi ambiti, in altri le preferisco molto grandi. (tentando di cambiare argomento) Oh, guarda, Paolo Uccello".
Comunque E. è d'accordo.

sabato 22 novembre 2008

Sei giorni dopo

Ce l'ho mandato a quel paese, anche se solo internamente. In poche mosse è riuscito a farmi vedere tutta la sua meschinità. E di questo lo ringrazio. Perché per un anno l'ho messo molto al di sopra di me stessa, e non ho mai avuto il coraggio di dirgli niente perché vedevo questa differenza di livello tra noi e non pensavo di essere all'altezza. Ancora vedo la stessa grande differenza, solo che la prospettiva è cambiata: mi rendo conto improvvisamente che sono io ad essere molto al di sopra di lui, e che ne deve fare di strada solo per vedermi da lontano. E lo ringrazio, perché all'improvviso, per la prima volta dopo anni, ho cominciato ad apprezzarmi. Sono passata davanti allo specchio, e per la prima volta nella mia vita mi sono sembrata bella. Non "uhm, sì, forse carina", o "beh, c'è qualcosa che può andar bene ma nel complesso devo lavorarci su", no, bella davvero. E per la prima volta mi sono piaciuta anche interiormente. Certo, ho i miei difetti, ma non sono così terribili, c'è chi ne ha di peggiori, e poi fanno parte di me. E per la prima volta nella vita mi sono resa conto che nel confronto con gli altri non è detto che sia io a dover sempre piegare la testa, né che sia sempre io quella nel torto. A volte posso avere splendidamente, nettamente ragione. Quando l'ho detto alla Callo mi ha detto che le ho ricordato questa scena di questo film (solo la parte da 4:52 a 6:10). E in effetti è così che mi son sentita (solo senza pomicio).

venerdì 21 novembre 2008

Cinque giorni dopo

Eccheppalle. Ma il caro vecchio "mi stai sul xxxxx e te lo dico in faccia, ahah" dov'è andato a finire? Ho bisogno di chiarezza, chiarezza! Qui invece siamo riscivolati in un buio più buio del buio precedente. Guarda, son lì lì per mandare a quel paese chi se lo merita. Perché io sarò strana e sfuggente e immatura e quant'altro, ma quando è troppo è troppo.

martedì 18 novembre 2008

Due giorni dopo

Che dire. Ero felice domenica, certo, la situazione si è rivelata non la più facile, ma almeno sapevo com'era, almeno ci avevo parlato, almeno, dopo tutto questo tempo, le cose erano più o meno chiare. Evviva. Senza contare che mi aveva promesso una possibilità, e sembrava contento, e gli avevo dato l'occasione per lasciar perdere ma non ha voluto lui. Oggi invece ci siamo rivisti ed è praticamente scappato. Non capisco. Faccio paura? Ma non mi sembra. Sono aggressiva? Men che meno. Son perplessa, ecco. E mi si stanno squagliando le scatole, a questo punto. Mi sento l'unica adulta in mezzo a un mondo di quindicenni (e qui non sto a raccontare ulteriori storie per un senso di riservatezza. Tanto a chi volevo far sapere l'ho già fatto sapere [sì, sì, anch'io sono riservata, anche se non sembra! :P]) e voglio dire, sono la persona meno matura e decisa e quant'altro serve per definire un adulto che ci sia su questa terra.

sabato 15 novembre 2008

Allarmante

Scena: interno sera. Personaggi: io e la proprietaria di un ristorante cinese, davanti a un foglietto dove mi sto divertendo a buttare giù i pochi ideogrammi che conosco, per ingannare l'attesa della cena.
Smy: "Dunque, credo che 'cane' in cinese si scriva così, no?"
Proprietaria: "Si scrive così 'carne'. Ma anche questo vuol dire 'carne'. 'Carne' si scrive così e anche così 'carne'. Volevo dire, 'cane'."
Smy: "O_O"
Tutti i pregiudizi che ho sempre avversato riguardo i ristoranti cinesi in Italia sono all'improvviso sbucati all'interno della mia mente.

lunedì 10 novembre 2008

Chissà qual è il significati esatto di come over. I phrasal verbs non mi vanno giù

E all'improvviso è partita, scelta dal selezionatore random del mio computer. Mi mancava questa voce. Era tanto che non la sentivo.

Chicca

Meravigliosi. En passant, io son angosciata. Ma me lo merito perché non sto facendo niente per cambiare il mio stato. Quindi, d'ora in poi, soffrirò in silenzio.

sabato 8 novembre 2008

Ma non ho ancora parlato del Luccacomics!



Insomma, c'era questo tipo con il marchio di Gatsu di Berserk tatuato dietro il collo. L'avrei sposato.
È possibile vedere il marchio un po' mimetizzato tra le cicatrici sul collo di Gatsu qui a sinistra.

giovedì 6 novembre 2008

Il mood di questo momento

E pensare che fino a qualche ora fa ero molto più positiva...


It's a motherfucker being here without you, thinking 'bout the good times, thinkin' 'bout the bad. I won't ever be the same. It's a motherfucker getting through a Sunday, talking to the walls, just me again. But I won't ever be the same. I won't ever be the same. It's a motherfucker how much I understand the feeling that you need someone to take you be the hand. And you won't ever be the same. You won't ever be the same.

martedì 4 novembre 2008

I'd like to buy the world a home and furnish it with love

Tanta felicità a tutti. Anche se da queste parti non è che sia eccessiva. Questa versione ha la mia età. Anzi, qualche mese meno.

lunedì 3 novembre 2008

L'infame


La micia ieri in un momento non meglio identificato della giornata mi ha fatto la pipì sulle coperte. Sarà stato un moto di gelosia nei confronti di Charlie? Nella foto, Charlie scannerizzato, che adesso dorme con me ed è diventato il mio fidanzato. Alla facciaccia di chi non mi vuole. :P

Momenti di follia

Mi sono appena iscritta a Facebook. Forse è il dolore all'occhio destro (congiuntivite? Boh, mi prude da far diventare scemi) che mi porta a fare certe cose. Perché?

giovedì 30 ottobre 2008

Incredibile potere rilassante

Ste due.

Aiutami

Tutto questo tempo eri qui, con tutto questo vento, qui. Senza dire niente, qui. Inutilmente, qui. (Forse sono morto) Tutta questa vita (sicuro sono morto) ero qui, (oppure sono nato e non mi sono accorto, adesso, posso cominciare veramente) terra fra le dita, (o meglio posso non incominciare niente. Se io non esisto non esiste nulla) qui. (quindi, cerco una panchina che mi pare bella, o un ponte, ma è troppo letterario, non mi cerco niente) Aiuto, ancora (evidentemente non c'è più mattina, non c'è più sera, non c'è più riposo, non c'è più lavoro, non c'è traffico, non c'è denaro) aiutami. (non c'è più una sveglia per andare, sveglia per tornare, non ci sono più catene) Stupidamente, (non c'è nemmeno l'obbligo di stare bene) qui.
(Daniele Silvestri)

mercoledì 29 ottobre 2008

Mi ci vorrebbe un Vitellozzo

Qualcuno che mi dica quel che devo fare momento per momento. Tanto non riuscirei a seguire le indicazioni, già lo so. Perché in materia sentimentale mi sento tanto come Troisi.

martedì 28 ottobre 2008

Sogno infranto

(Sto ascoltando La tartaruga. :° che ricordi. Sono malata di infanzia e di ricordi)
Copio sfacciatamente da un commento sul Daveblog: "Leggo che la cassazione, che pare abbia poco da fare ultimamente, ha detto "stop" ai nomi ridicoli e in particolare ha stoppato due genitori che volevano chiamare il figlio "venerdì" con la motivazione che tale nome rievocherebbe quello dell’opera "Robinson Crusoe", una figura umana caratterizzata dalla sudditanza e dall’inferiorità che non raggiungerebbe mai lo stato dell’uomo civilizzato. Bene, ottimo, però io mi chiedo allora di quale levatura sia un nome come Claudio, che vuol dire zoppo o Paolo, che vuol dire piccolo (in cosa?), si sarà offeso Simone (= dio ha ascoltato), uno dei discepoli, quando è stato soprannominato Pietro, ossia roccia? come ti chiami? Simone detto Pietro, un pò come dire Tony detto er patata, ma allora non c'era la cassazione e se zoppi erano zoppi restavano, di nome e di fatto, come si suol dire; se uno fosse stato immenso come un oceano non lo potrei chiamare appunto Oceano?non più! e allora perchè Saverio, che vuol dire "casa nuova" si? Mio figlio è grande quanto la mia casa nuova, che bello, son folle si, ma te lo dico in spagnolo e te Saverio lo accetti, tiè!"
Quindi, sigh, i miei figli non potranno chiamarsi Niamh, Alcmene e Tetsuo? Nomi dal significato dignitosissimo, poi. Almeno credo. Per ripicca si chiameranno Saverio e Mario (beh, ancora non so né numero né sesso).

martedì 21 ottobre 2008

Scena horror


Fatto sta che ogni volta che la vedo scompiscio.

lunedì 20 ottobre 2008

Avvistato:

R. al meeting con dei ponfi in faccia. Sarà stata la mancanza dell'abituale cecina? Rimanete in contatto. Xoxo.

Sabato e domenica meeting del fanclub dei Beatles a Firenze

Che dire. Vi stimo. Appena mi arriva QUELLA foto la metterò sul blog. È una minaccia, sì. Bau.

venerdì 17 ottobre 2008

A volte ritornano

Ultimamente ho incontri occasionali con vecchie fiamme. Vecchie fiamme che non sanno di esserlo. Ad esempio, l'altro giorno ero in un parcheggio con una crepe in una mano, mentre con l'altra cercavo di aprire la cerniera della borsa che mi si era rotta, di tirare fuori le chiavi e di aprire lo sportello della macchina, e ciò mi era praticamente impossibile, avevo bisogno di due mani. Vedo con la coda dell'occhio un passante, gli metto sotto il naso la crepe e gli chiedo se gentilmente me la tiene un attimo mentre sventro la borsa. Lui mi dice che certo, non ci sono problemi. Lo guardo in faccia per ringraziarlo e vedo che è il videotecaro, cioè la mia fantasia sessuale per un'estate intera (poi ho scoperto che era anche un mio vicino di casa, ma questa è un'altra storia). Prima non avevo neanche il coraggio di chiedergli un dvd a noleggio, adesso gli piazzo in mano crepes smangiucchiate.
Oggi (sempre in un parcheggio. Che sia un segno?) vedo scendere da una macchina un ragazzo, che più o meno di altezza, corporatura e colore di capelli (lo vedevo solo di spalle, altro non potevo sapere) poteva essere WP, ovvero il ragazzo che ha preso il mio cuore per cinque lunghissimi anni durante il liceo, che mai ha saputo e che a malapena mi rivolgeva la parola. Penso "Teh, sai ganzo fosse davvero lui, dopo tutto sto tempo che non lo rivedo", quello si gira ed era proprio lui. Penso "Oh porca vacca" e tiro dritto. Tanto anche se lo avessi salutato non penso che avremmo organizzato una rimpatriata. Tra l'altro ho pure imparato a memoria la targa della macchina, tante le volte mi potesse tornar utile (non è colpa mia se ha la targa più ricordabile della terra, associata poi a un colore della macchina improbabile).

Come un pinguino sul pack


Ricordo questa sensazione. Era là anche quando ho deciso di cambiare università. E ora rieccola, per motivi completamente diversi, ma che mi riempiono la testa. Sono un piccolo pinguino che è rimasto intrappolato su un pezzettino di pack, non so come fare per raggiungere la terra ferma, ho paura che il prossimo pezzettino sul quale metterò zampa sarà poco solido e mi farà scivolare giù, e l'acqua è così fredda...

(Sì, lo so, i pinguini sull'acqua fredda ci sguazzano, ma io non la tollero. Sono un pinguino di terra. So anche che quelle sono foche, ma non ho trovato un'immagine adatta).

Comunque, fortunatamente ancora sono qua, non sono affondata. Andiamo avanti, passino passino, e raccogliamo tutto il coraggio per il prossimo passino...

giovedì 16 ottobre 2008

Mi sono innamorata

Di un panda. Il link è là a sinistra.

martedì 14 ottobre 2008

...

Let it never be said the romance is dead 'cause there's so little else occupying my head. There is nothing I need, except the function to breathe, but I'm not really fussed, doesn't matter to me. Ruby, Ruby, Ruby, Ruby! Do ya, do ya, do ya, do ya know what ya doing, doing to me? Ruby, Ruby, Ruby, Ruby... Due to lack of interest tomorrow is canceled. Let the clocks be reset and the pendulums held, 'cause there's nothing at all except the space in-between, finding out what you're called and repeating your name. Ruby, Ruby, Ruby, Ruby, do ya, do ya, do ya, do ya know what ya doing, doing to me? Ruby, Ruby, Ruby, Ruby! Could it be, could it be that you're joking with me and you don't really see you and me? Ruby, Ruby, Ruby, Ruby, do ya, do ya, do ya, do ya know what ya doing, doing to me? Ruby, Ruby, Ruby, Ruby!

venerdì 10 ottobre 2008

Cambio umore


Ogni tanto ci vuole


UAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAARGH!!!!!!!
(Oh. Ora sto meglio grazie)

giovedì 9 ottobre 2008

Come mi sento in questi giorni


Regalami una caccola!

Accetterei commossa anche quella. Regalami una puntina da disegno, una molla, un filo d'erba, un mattone, quello che vuoi. O anche niente, basta che ci sei... Accetto commossa anche il niente se viene da te...
(Per comprendere meglio il significato di questo post, si prega di vedere il commento datato 8 ottobre 2008 h 23:58 sul blog di Rin; son giusto miei pensieri vomitati da un animo che attende, e attende, e ormai si è stufato di attendere e vorrebbe risultati. Anche un rifiuto accetterei commossa, almeno sarebbe una smossa dalla situazione attuale. Ovviamente il presente post è dedicato a una persona sola e una soltanto, non è una dichiarazione d'amore nei confronti dell'umanità intiera. Quelle torneranno [a volte ci sono state, ma non su questi blog] quando la suddetta situazione bloccata si sbloccherà).

mercoledì 8 ottobre 2008

Piccola crisi isterica

Le pillole anticoncezionali sono piccine, piccine davvero (almeno i due tipi che mi son passati tra le mani). Stavo per mettere in bocca quella del mercoledì quando, inspiegabilmente, questa ha deciso di svicolare dalle mie mani per finire dentro i jeans. Ero completamente vestita, seduta, e ciò vuol dire che il bordo superiore stava più aderente del solito, ma lei niente, ha trovato la via per le mie gambe. Perchè abbia voluto farsi un viaggetto proprio là, ciò mi è oscuro. Comunque, ho passato i dieci minuti seguenti a controllare il pavimento, il letto, la parte sotto il materasso (grazie al cielo là non c'era finita), tutti i vestiti sparsi sul letto, poi mi son spogliata capo per capo analizzando ogni piega tante le volte la dannata si fosse nascosta là, e quando mi son tolta i jeans, tin, lei è ricomparsa. Ed eccomi in mutande in camera mia che mando sentitamente a quel paese (con parole molto più scurrili) la pillola che ho in mano.

Anche se sono passati più di 20 anni ormai

C'è ancora una piccola me che le assomiglia tantissimo.


martedì 7 ottobre 2008

Eccolo qua

Ho trovato il nome che darò a mia figlia: Niamh, che però si legge niv. È un nome irlandese. Se è maschio, un qualsiasi nome giapponese che mi piaccion tutti. Rin vuol chiamare la sua Asia, che si legge ah-sheeh-ah, ma tutti la chiameranno Silver Gems e il suo sogno nel cassetto sarà recitare con Roman Polanski (ok, questa la capisce solo lui).
(Oh, non sono incinta, nemmeno lontanamente, era solo una riflessione sui nomi che mi piacciono o meno).

Sex is back!

Per la mia felicità! Certo che la giuria è un covo di vipere.

Basta!

Mi son rotta le scatole! Non è possibile che su 5 film che vado a cercare 3 siano filmini zozzi! Voglio vedere Gli Aristogatti e mi ritrovo Le 12 fatiche di Rocco.

lunedì 6 ottobre 2008

Il ballo delle debuttanti

Ma che cavolo di roba gli fanno ballare? Qualcuno non è neanche un ballo... Una è entrata, s'è vestita, ha baciato uno, ha attraversato una porta, è stata interrogata a matematica, ha fatto la vigilessa, ha sfilato e ha abbracciato quello che aveva baciato all'inizio. Un'altra in questo momento si sta sdrusciando per terra con un ballerino di Amici. Io spupazzo la gatta.
La Celentano (che ci fa?): "Ti è sembrato un ballo volgare? Guarda che non era volgare per niente... Gli esseri umani fanno sesso, eh..." Sì, ma di solito non davanti alle telecamere.
(Chi ha osato vestire Mariottini Francesco?)

sabato 4 ottobre 2008

Che ci fa Dawson Leery su Youtube a far versi?

Questa la può capire solo Flac

"Ma come sei carino!" "Salve, sono una fetta di pane". "Fammi suonare il cellulare". "Popopopopopopopo..."

giovedì 2 ottobre 2008

Cose che imparo quando ormai è troppo tardi


Questo non è un post per deboli di stomaco. Dovrei stare più attenta all'igiene della mia gattina. Dimenticarsi di pulire una lettiera per due settimane non è il massimo, né per lei né per me che la devo pulire. Se non ho preso la toxoplasmosi stasera non la prendo più.

Requiem

Mollettone ha perso il suo codino. E pure un po' dei suoi soldini. In compenso ho scoperto che fine avevano fatto i lec che mi aveva regalato la Mariagrazia di ritorno dall'Albania: se li era pappati lui convinto fossero 20 centesimi di euro.

(Per chi non lo sapesse, Mollettone è il mio salvadanaio a forma di elefante blu che salta sopra una molla. Aveva anche un codino a forma di molla, ma ora chissà dov'è. In camera mia c'è anche Mollolo, che è una specie di Slinkie peloso. E su in soffitta Grigiolone, un grosso elefantone grigio di peluche che non ha trovato spazio quaggiù).

martedì 30 settembre 2008

La canzone di oggi

L'ho scoperta grazie alla professoressa di francese di mia nipote. Lei gliela fa ascoltare a scuola e quando la Checa torna a casa mi chiede se gliela posso cercare su internet. Ma quanto mi piace.

lunedì 29 settembre 2008

Gioventù bruciata

Io: "Che hai imparato oggi a scuola?" Nipote: "A scuola mica si va per imparare!" Io: "Ho capito. Chi ha vinto oggi a scuola?" Nipote: "Ho accusato quattro tre!" E giù con la descrizione di tutta la mano a tressette. Il più bravo della classe. Santo cielo.

domenica 28 settembre 2008

News dalla Callo

Mi ha mandato qualche messaggiotto dal Brasile. Dunque, ha imparato a chiedere indicazioni per il bagno ("ongi ta o bagneiro?"), la calla (il fiore, io c'ho messo un po' a capirlo) là si chiama copo gi leche, che vuol dire coppa di latte e no, non è una leggenda metropolitana, l'acqua dello sciacquone là davvero gira al contrario. O è qui il contrario?

Sognando sogni d'amore

In troppi cercano la telenovela piemontese, le mie porte non sono completamente aperte quindi devo stare zittina e buonina in fila... Chissà quando saprò come va avanti la storia... Son ferma a quando Mario è a casa dell'amante la sera stessa in cui la moglie ha avuto un aborto spontaneo, spunta fuori il fratello dell'amante e si scopre che i due hanno avuto una liaison (eppure all'inizio della telenovela sembrava che Mario fosse completamente illibato. È da dopo sposato che diventa un maialone. In effetti all'inizio della telenovela si chiamava Marco).

venerdì 26 settembre 2008

Anata dake mitsumeteru!!

Non è bellissima, ma che ci vuoi fare, mi da la carica. High tension!

giovedì 25 settembre 2008

Sto per scoppiare a piangere

Perché ho appena capito una cosa che non volevo capire. Ma comunque arriverò fino in fondo, ormai ho deciso, a costo di passare largamente dalla parte del torto. Tanto questo è stato il mio anno sporco. E come dice Alda D'Eusanio: "non siamo qui a pettinare le bambole, non siamo qui a soffiare sulle pastine, non siamo qui a mettere i bigodini a Calimero". (Ce la voglio proprio vedere a mettere i bigodini alle piumine di un pulcino, lamentoso, per giunta).

mercoledì 24 settembre 2008

Il bimbo a cui do ripetizioni mi fa una corte spietata

È partito da un "Che pupa!" appena ci siamo conosciuti ed è arrivato ad un "Amore, mi sposi?" ieri pomeriggio. Qualcuno (cioè io) dovrebbe imparare dalla sua schiettezza e dalla sua decisione. Ha fatto una corte spietata anche a una bambina che va in palestra con lui. Le ha detto "Il mio cuore brucia per te con il calore di mille soli. Facciamo la doccia insieme". E lei è scappata. Lui ancora si chiede perché. E comunque mi sto facendo una cultura sui Gormiti. Ci sono Gormiti buoni, come quelli del sole, e Gormiti cattivi, come, credo, Obscurio. Pensavo fossero tutti cattivi, è già qualcosa. Ma la mia proposta di far diventare re supremo di tutti i Gormiti un ippopotamone è stata bocciata.

martedì 23 settembre 2008

La pura e semplice verità

M'ha rotto i coglioni (pardon).

Ho bisogno di qualcuno che mi tenga stretta stretta la manina.

Ero più tranquilla a tredici anni. Ora ho mille paure... Qualcosa ho superato, per esempio son risoluta ad andare fino in fondo, ed ho deciso di gettare certe protezioni che mi proteggevano da chissà cosa poi, però... Però... Alla fine dei conti ho sempre bisogno che qualcuno mi stringa la mano. E la cosa sarà piuttosto strana quando saremo al dunque e gli dirò quel che devo dire e ci sarà qualcuno attaccato alla mia mano. "Eh, non farci caso, è solo qui per darmi coraggio, tu fai come se non ci fosse..."

lunedì 22 settembre 2008

Eventi

Oggi pomeriggio c'era la Tata (la cugina della Callo, quella che è per i ggiovani) a Radio Maria. È venuta a dirmelo contenta come una pasqua mia mamma.

venerdì 19 settembre 2008

E comunque

Ieri la micia ha fatto tre mesi! E per regalo, un bel vaccino.

Tempo di propositi

Come giustamente mi ha fatto notare Serpico, ricomincia l'anno accademico. Almeno per me. Indipercui, è tempo di propositi. E il mio proposito è riappriopiarmi della mia vita, cioè allontanare il pensiero unico che mi assilla il cervello impedendomi di concentrarmi sulle mille cose che avrebbero bisogno di attenzioni, come l'università, appunto, e se proprio devo soffrire in silenzio che lo faccia per cose più concrete, perdinci. Quindi, glielo dirò. Oh. O meglio, no, prima raccolgo le forze e il coraggio, e poi, forse, glielo dico.

Sono giù

Ma stavolta non c'entra niente lui. Evviva. Un passo avanti.

martedì 16 settembre 2008

Badabim badabum

Ma salve. Nonostante la piccola enorme crisi esistenziale che mi travolge in questi giorni, ho trovato un altro fantastico, mirabolante nome alla gatta: Cipicchia. Che poi è la traduzione di Goopy. Intanto, mio nipote (che in due giorni di stretto contatto mi ha attaccato il vizio di chiamare pezzente qualsiasi cosa si muova e mi stia un minimo simpatica) ha cominciato a chiamarla Pighigatto, perché è un gatto pighinino. Così mi viene da chiamarla Pighicat. E mio fratello la chiama Ruzzelona perché fa gli scivolini sul pavimento. È il gatto con più nomi sulla faccia della terra. A proposito di nipote, ha vinto un premio come migliore studente della sua classe ieri. Gli hanno dato 50 euro scarsi, 4 libri di cui non capisce neanche lui i titoli (uno era una cosa tipo "Dicotiledoni da quarantena", gli hanno detto "Capirai i titoli in quinta superiore", e lui è appena passato in seconda. Ma che premio è) e un attestato che non è stato firmato, come se lo avesse rubato dalla stanza del preside nottetempo e se lo fosse fatto lui. Però ha ricevuto l'abbraccio entusiasta da tutti i bocciati di classe sua, che notoriamente odiano i primi della classe (quelli passati non erano presenti, non so perché erano presenti solo le prime). Ma, fonzie, quel tizio scosso di mio nipote è un bosse (è così che parla lui).

venerdì 12 settembre 2008

Delusione

Enorme. E poi non ce la faccio più. Sono nel bel mezzo di un campeggio, dal quale sono fuggita per qualche ora, ma solo per far fare i compiti a un bimbo che non ne aveva voglia (ma c'è una cosa peggiore? Dico per me che i compiti non li ho mai fatti fino alla terza media. E ho smesso subito l'anno dopo). E sono in crisi, in una crisi nera nera buia buia profonda profonda che se ci tiri un sasso non senti niente. In 24 ore ho già pianto due volte.

martedì 9 settembre 2008

Adesso

Manchi tu, manchi tu, manchi tu qui con me, non ci sei più e non so più perché... Vorrei uscire stanotte, dimenticare il tuo nome... Dimmi che ci sono io per te in questa vita che nessuna certezza ci da...

lunedì 8 settembre 2008

La Carla finisce gli anni

Tanti auguri, ragazza invisibile/quella delle torte dai nomi esotici. Era con noi anche venerdì sera, nella modalità invisibile.

domenica 7 settembre 2008

Oggi son rimasta chiusa fuori casa in mutande

In mutande, scalza e senza lenti, in un mondo sfocato con una micetta in braccio. È andata così: ero uscita da letto da pochissimo, i miei stavano partendo in blocco verso Ancona quando mia mamma mi dice di riprendere il gatto sotto il portico. Che ci vuole, mi dico assonnata, e esco così come sono, senza neanche mettere un paio di ciabatte. Il fatto è che la micia aveva voglia di giocare, la dannata, quindi l'ho dovuta rincorrere per tutto il giardino (sempre in mutande. Per fortuna non sto in un posto affollato e era domenica mattina). Quando finalmente cerco di rientrare in casa, scopro che i miei son partiti pensando bene di chiudere il portone. Son dovuta andare così com'ero dalla vicina per chiedere di usare il telefono. Sigh...

giovedì 4 settembre 2008

Mia mamma e il mondo animale

Ultimamente ho scoperto che mia mamma è convinta che i pappagalli possano cambiare sesso nel corso della loro vita e che i gatti siano onnivori. Giaggià, madre.

Ah, i ricordi...

Ho appena rivisto Carotina, la bambolina di quando ero piccina. L'avevo chiamata così perché era tutta vestita di arancio come una carota. Ora che l'ho rivista mi rendo conto che è più gialla che arancio, quindi: 1) l'avrei dovuta chiamare Limonina; 2) da piccola ero daltonica. Chissà dov'è il mio orsacchiottone bianco grosso grosso, che quando ero piccola mi ci nascondevo dietro... È colpa sua se ho perso il primo dentino da latte. Lui era in cima all'armadio, ho chiesto a mio fratello se me lo poteva prendere per favore grazie, e lui (mio fratello, non l'orso) si è messo a saltare per prenderlo. Nel frattempo mi ero messa a giocare nella stanza, andavo avanti e indietro con un pesciolone (certo che da bambini ci si diverte con poco), e a un certo punto la mia traiettoria pesciolosa ha intersecato quella saltellante di mio fratello, in particolare la mia bocca ha intersecato uno dei suoi piedi. Poi ricordo solo sangue. E tanta gente intorno a me che mi dice "Non ti preoccupare, è da latte". È da allora che ho smesso di succhiarmi il pollice.

mercoledì 3 settembre 2008

Monotematicità portami via

Insieme alla malinconia. Per fortuna ci sono la micia insieme al mio nipote qua a distrarmi. Comunque, è arrivato un omino prima a casa mia, toc toc, chi è, son io che vendo fazzoletti, ma come va, tutto bene, e insomma si son fatte due chiacchiere, finché lui non mi ha detto all'improvviso che sente che entro l'anno avrò un fidanzato e il mio cuore non sarà più spezzato. Questi sono segnoni.

lunedì 1 settembre 2008

I grandi perché della vita

Ma perché tutta sta gente interessata ai coni per far fare la pipì da in piedi alle donne? E perché finiscono tutti qua? Allora, ve lo dico io, sono anni che sono stati inventati, anni, si vedono anche in Full monthy, li hanno inventati in Giappone, sono degli affaricchi di cartoncino pieghevole, li metti davanti alla passerina e la pipì scivola giù nel buchino del wc. Ora, è una cosa altamente antiigienica, non prenderà mai piede, scordatevelo. Quindi, se capitate qui per comprarli, io non li vendo.


(I giapponesi si sono inventati anche questo).

Vi voglio bene, non andate a vederlo.

Ma parliamo di Doomsday. 7 euro e 90 buttate. È difficile che faccia recensioni negative, di solito son contenta di tutta la sbobba che vedo (e poi dopo Per sempre mi son convinta che tutto gli altri, perfino Troppo belli, fossero capolavori), ma questo faceva proprio schifo. E non schifo come i film di Vin Diesel, che almeno sai cosa ti aspetti e ridi per le esagerazioni. No, proprio non aveva senso. Scelte registiche senza senso, inquadrature messe lì perché son ganze, non perché erano più adatte di un'inquadratura normale, un macello. La protagonista, non si sa perché, ha un occhio di vetro ipertecnologico che butta in giro e usa da microspia, poi però se lo rimette e è come nuova. La trama: A Glasgow si sviluppa un virus letale e, ovviamente, il governo decide di isolare per trent'anni tutta la Scozia, tagliando qualsiasi contatto col resto del mondo, che mi sembra una cosa molto reale e fattibile. I soldati sparano a vista a chiunque si avvicini al muro. Là dentro rimangono gli scozzesi (a parte la bimba protagonista che non si sa perché viene messa in salvo da uno dei soldati che le doveva sparare a vista, rischiando di esportare l'infezione e di mandare a quel paese tutto quel lavoro insensato) e un dottore che cerca la cura. Trent'anni dopo il virus ricompare a Londra, non si sa perché, e il governo scopre che, ma guarda, ci sono dei sopravvissuti di là dal muro(pensavano fossero tutti morti, come se non esistessero portatori sani di qualsiasi malattia). La protagonista viene mandata di là a cercare cura, dottore e sopravvissuti (mah). E si scopra che a Glasgow i sopravvissuti si sono divisi in due gruppi: i punk cannibali che imperversano per la città, e i buoni, capeggiati dal dottore impazzito che uccide tutti quelli di sangue impuro (chi non è immune al virus), si è ritirato in un castello e ha vestito tutti con abiti medievali. Dopo varie peripezie la protagonista acchiappa l'immune figlia del dottore, scappa dai pazzi su una Bentley (e dov'è la benzina, dopo trent'anni di chiusura dal resto del mondo? E l'energia elettrica? Passavano vicino a tralicci in rovina ma l'elettricità l'avevano tutti. In più trova un telefonino inscatolato e lo fa funzionare dopo trent'anni, senza schedina né niente), dicevo, scappa a 300 all'ora su sta Bentley, e all'improvviso spuntano i punk cannibali su dei vecchi scuolabus, che riescono a stare dietro alla Bentley sparata a 320. Mah. Scontri, incidenti, catastrofi, incendi, e la Bentley se ne esce intatta. Arrivano dal viceprimo ministro, consegnano la immune e lei decide di rimanere. Perché? Perché? Che senso ha? Tra l'altro non si capisce come alla fine il suo vecchio amico la va a trovare. Ma non era impossibile passare di là dal muro? La scena finale è la più atroce. Lei arriva in mezzo ai punk cannibali con la testa mozzata del loro capo, la butta là e urla: "Avete fame? Perché non vi mangiate un pezzetto del vostro amico?" e tutti: "Sì!" Sì? Sì? Ma che film ho visto?

venerdì 29 agosto 2008

Premetto che non ci sono più le casse attaccate a questo computer e che quindi non so che musica faccia

Sta tizia qui sotto, tale Jentina (che nome è), mi ricorda Mel C, che mi ricorda sfacciatamente Pamela di Non è la rai. Quindi me la immagino mentre canta Please don't go.

mercoledì 27 agosto 2008

So che in teoria dovrei scrivere del viaggio, ma son troppe le cose da dire

Quindi vi parlero' della micia! Vaniglia Goopie Turibolo e' ufficialmente entrata nella mia vita e fino a qualche minuto fa stava tentando di togliersi la sua giocando con dei cavi elettrici. In quanto gemelli, e' una gatta sociopatica, dato che se sta sola dieci minuti dieci e poi qualcuno si fa rivedere gli salta addosso miagolando e facendo le fusa (alla facciaccia di chi dice che i gatti se ne sbattono di chi hanno intorno). I suoi giochi preferiti sono "ammazza il topino di stoffa e perdilo" (quindi molto presto non sara' piu' il suo gioco preferito) e le scivolatine sul pavimento di marmo. Adora anche saltarmi addosso aggrappandosi con le sue adorabili unghiettine alla mia ciccia. Che cara. E ha paura dei cani. Oh, se ha paura dei cani. Uno dice, beh, e' un gatto, che ti aspettavi. Non ho mai visto un gatto avere cosi' tanta paura dei cani, rispondo io. E poi grazie a lei ho scoperto di avere un negozio di animali proprio sotto casa mia (giuro non lo sapevo) gestito dalla gestrice di negozi per animali piu' ganza del mondo (eh si', sono una di quelle che quando va nei negozi poi ci sta mezz'ora perche' si mette a chiacchierare del piu' del meno con i gestori. Saro' sociopatica anch'io?).

martedì 12 agosto 2008

Ah, vecchi ricordi

La cantante qua sotto è quella dei Cardigans. Ciò mi riporta alla mente quanto mi piacesse sto video ai tempi, nella sua versione non censurata, forse per vaghi istinti distruttivi adolescenziali, che per fortuna iniziavano e finivano in questo video.

Perché Sakura?

Non so ma son così carini!! Kyaah! E comunque, l'ho messa per meditare.

Ciao ciao!


Stanotte parto per la Romania! Ciao a tutti! Ci rivediamo - rileggiamo il 25. (Paura aereo).

lunedì 11 agosto 2008

222esimo post. Che porti fortuna.

Anche perché parlerò di cose tristi. Oggi ho pianto un po'. La disperazione a volte torna e non ci posso fare niente. Speriamo che passi e che vengano giorni migliori. E poi, accidenti, ci sono cose peggiori nella vita, no? Devo riordinare le mie priorità.

Parliamo di commesse tascabili

C'è un odio reciproco tra noi. Da quando rimasi incastrata in una maglietta, chiesi se c'era una taglia più grande e la commessa mignon mi squadrò con aria schifata e mi disse "È la taglia più grande che c'è in negozio". Insomma, ieri vado a comprare un reggiseno, porto la terza di torace, che, che io sappia, è la taglia più comune che ci sia. Vado a controllare le taglie e c'erano tutti numerini strani. Fermo una commessa ristretta e le chiedo se per favore mi può dire a che taglia corrispondono tutti quei numerini. E lei mi fa "Uhm, la 36 è ENORME... No no, prova la 34". Che le venga tutto il bene del mondo, la taglia ENORME mi sta stretta all'ultimo gancino! Eppure mi guardo in giro, e non mi sembra di essere enorme, né mi sembra di abitare nel paese dei puffi. A volte, quelle volte in cui vado a comprar vestiti, vorrei essere di nuovo in America, dove sguazzavo nelle taglie medie e le small mi stavano larghine il giusto, e l'estetista mi accolse con "you're so tiny!" e mi disse che in fondo non avevo tutta quella cellulite, era normale, e quando uscivo tutti pensavano fossi elegante (io elegante! Ahahahahah!)...

sabato 9 agosto 2008

"(...) L'amore rivela un accordo tra due creature che già era disegnato sin dal principio dei tempi, così come il Destino aveva da sempre deciso che Piramo e Tisbe fossero uniti in un solo gelso."
"E l'amore infelice?"
"Io non credo che vi sia veramente un amore infelice. Vi sono soltanto amori che non sono ancora giunti a perfetta maturazione, dove per qualche ragione l'amata non ha colto il messaggio che le proviene dagli occhi dell'amante. E però l'amante sa a tal punto quale somiglianza di natura gli sia stata rivelata che, per forza di questa fede, sa attendere, anche tutta la vita. Egli sa che la rivelazione a entrambi, e il ricongiungimento, potrà attuarsi anche dopo la morte, quando, evaporati gli atomi di ciascuno dei due corpi che si disfano nella terra, essi si riuniranno in qualche cielo. E forse, come un ferito, anche senza sapere che qualcuno sta cospargendo di Polvere l'arma che lo ha colpito, gode di una nuova salute, chissà quanti cuori amanti non godono ora di un sollievo improvviso dello spirito, senza sapere che la loro felicità è opera del cuore amato, divenuto amante a sua volta, che ha dato avvio alla congiunzione degli atomi gemelli."
Debbo dire che tutta questa complessa allegoria teneva sino a un certo punto, e forse la Macchina Aristotelica di padre Emanuele ne avrebbe mostrato l'instabilità. Ma quella sera tutti rimasero convinti di quella parentela tra la Polvere, che guarisce da un male, e l'amore, che oltre a guarire più spesso fa male. (U. Eco, 'L'isola del giorno prima')
(Che ti devo dire, Umberto, certi pensieri, a parte quella cosa macabra delle particelle decomposte che si appiccicano dopo la morte che mi fa un po' schifo, certi pensieri, dicevo, sono l'unica speranza alla quale ancora mi aggrappo. Mi sento un po' destinata a non corrispondere e non essere corrisposta. Ma mi ci aggrappo, oh, se mi ci aggrappo).

venerdì 8 agosto 2008

Oggi l'ho sbacarozzata

Mai visto una gatta così comunicativa. È riuscita a comunicare "oh, guarda che qui fa troppo caldo, io ho sete, accidenti, ho sete, ma quando usciamo di qui?, e soprattutto cos'è qui?, dove devo stare?, fa troppo caldo, ho sete, dammi da bere, oh che caldo..." (era piuttosto insistente) e "ma in che cavolo di posto mi hai portato?" (s'era dal veterinario, odore di animali malati e disinfettante, lei annusa un po' in giro, poi mi pianta le zampine con tanto di unghie addosso, mi fissa con gli occhi spalancati e mi fa "miaaoo!"), tutto in un paio d'orette. Però poi ha mangiato il pappone per lo sbacarozzamento senza fare tante storie (Maniglia certe cose non le sopportava) e ha giochicchiato felice facendo le fusa. È tanto una brava gatta. Anche se non riesco a farle una foto decente che non sta ferma mezzo secondo, e ha anche tentato di mordere il cellulare. E anche se ogni tanto tira fuori le unghie quando gioca. E sì, mi viene da chiamarla Maniglia...

Rotfl

giovedì 7 agosto 2008

Disperata attesa

Perché non sono qua?

mercoledì 6 agosto 2008

A chi devo credere?

Dunque, la ragazza che mi ha regalato Vaniglia è americana, e l'aveva provvisoriamente chiamata Goopy. Dice, goopy significa cispa (o almeno io i cosini incrostati che si formano sugli occhi li chiamo così, se in italiano hanno un altro nome ditemelo), ha sofferto di congiuntivite e l'ha chiamata Goopy. Ora però vedo sull'urban dictionary che goopy può voler dire: 1) qualcosa di colloso e appiccicoso; 2) tonto; 3) estremamente attraente; 4) ricoperto di seme (!); 5) riporto "la sensazione allo stomaco quando ti piace davvero qualcuno". Ora, qual è il vero significato del nome della mia gatta?

martedì 5 agosto 2008

Encroyable

Le ricerche da google continuano a darmi soddisfazioni. C'è chi capita qui digitando "Posso sposare mia cugina?". Sono pure terza nel motore di ricerca. Un'autorità. E primo nel motore di ricerca è il tizio che su Yahoo Answers ha scritto "Mi posso fidansare e poi sposare civilmente cn mi cugina?", già, fidanSare con la esse, e c'è chi gli ha risposto "ai pensato ai diritti sull'eredità?", già, ai senza acca. Comunque, la mia risposta è: sì, a Shelbyville.

lunedì 4 agosto 2008

Non solo per il Mame

Momento malinconia improvviso. Improvviso e profondo. Mi tiro su e mi faccio un paio di risate con un po' di sano trash. Uh la là.


Odio il Mame, oltre al caffè.

Uno dice, "evvai, ho il Mame, d'ora in poi potrò giocare ai giochini divertenti davvero" (oltre a Mame e caffè odio anche la grafica 3d da ubriachi delle ps dalla 2 in su. Non capisco mai dove sono né dove devo andare, né dove andrà l'inquadratura alla mossa successiva...), solo che non so come mai i miei omettini dei vari giochini non seguono mai i comandi impartiti dai tasti. Pigio destra? E loro vanno a sinistra. Pigio una volta il salto? E loro saltano due volte. Pigio il tasto in alto? E loro si fermano a metà di una scala come salami. Ero la regina di Rainbow Island, ora a malapena riesco a superare il primo mostrone... Ero la principessa di Ghosts and Goblins, ora arranco al secondo livello... Zob...

sabato 2 agosto 2008

Che fine ha fatto Marco Bellavia?


A me piaceva lui, e lo preferisco decisamente a quell'antipatica della Balivo. Comunque, pare che si siano riuniti i Beehive, quelli veri. È strano vedere Mirko con i capelli normali... Ohohoh, chi viene al concerto con me?

Ok

Chi è che si spaccia come Uomo Sesso (le maiuscole se l'è inventate lui) nella classifica del mio friend test? Qualcuno che mi conosce abbastanza, o è molto fortunato con i test a risposta multipla. Direi più la seconda.
Ah, la miciola in alto a sinistra, quella più scura, è Vaniglia Goopie Turibolo. La prenderò a casa dopo il 25 di agosto, perché se la prendo e poi vado in vacanza c'è il caso che i miei la facciano sparire misteriosamente.

venerdì 1 agosto 2008

Eheh

Qualcuno è arrivato qui oggi cercando proprio zuppaiaia. Qualche mio ammiratore?

giovedì 31 luglio 2008

Stato d'animo odierno

Já sei namorar, já sei beijar de língua, agora, só me resta sonhar. Já sei onde ir, já sei onde ficar, agora, só me falta sair. Não tenho paciência pra televisão. Eu não sou audiência para a solidão. Eu sou de ninguém, eu sou de todo mundo e todo mundo me quer bem. Eu sou de ninguém, eu sou de todo mundo e todo mundo é meu também. Já sei namorar, já sei chutar a bola, agora, só me falta ganhar. Não tenho juiz, se você quer a vida em jogo eu quero é ser feliz. Não tenho paciência pra televisão. Eu não sou audiência para a solidão. Eu sou de ninguém, eu sou de todo mundo e todo mundo me quer bem. Eu sou de ninguém, eu sou de todo mundo e todo mundo é meu também. Tô te querendo como ninguém, tô te querendo como Deus quiser, tô te querendo como eu te quero, tô te querendo como se quer...

So già innamorarmi, so già baciare con la lingua, adesso mi resta solo sognare. So già dove andare, so già dove restare, adesso mi manca solo uscire. Non ho pazienza per la TV. Non sono udienza per la solitudine. Io non sono di nessuno, io sono di tutti e tutti mi vogliono bene. Io non sono di nessuno, io sono di tutti e pure tutti sono miei. So già innamorarmi, so già calciare la palla, adesso mi manca soltanto vincere. Non ho un giudice, se vuoi la vita in gioco io voglio essere felice. Io non sono di nessuno, io sono di tutti e tutti mi vogliono bene. Io non sono di nessuno, io sono di tutti e pure tutti sono miei. Ti sto volendo come nessuno, ti sto volendo come Dio vuole, ti sto volendo come io ti voglio, ti sto volendo come si vuole...

E sono 24...

E mi sento cosi' vecchia... Non solo, la mia nipotina oggi e' maggiorenne. La cosa mi fa sentire ancora piu' vecchia. Dunque, il bilancio della mia vita ad oggi: sono paurosamente indietro con l'uinversita', non sono ancora indipendente economicamente, mia mamma continua ad urlarmi che devo mettere a posto camera mia, sono innamorata di qualcuno che non solo non mi calcola, ma mi avrebbe calcolato in passato se solo non fossi una che rovina tutto quello che tocca, pure gli uomini sesso sono spariti, ancora niente batteria, non e' un granche' come bilancio, no no. Soprattutto se penso che nei miei progetti di piccola arrivista intorno ai 5 anni io a quest'ora avrei dovuto essere gia' laureata con un lavoro fisso e ben pagato, dovrei vivere in una casa tutta mia con un bel giardino e un cane, sposata e con il primo dei miei quattro figli. Se mi vedesse la me piccola arrivista di allora scuoterebbe la testa. D'altronde se io vedessi la piccola arrivista che ero allora la prenderei a calci, quindi siamo pari. Tie'. E comunque ci sono le persone a cui voglio bene e che mi vogliono bene intorno a me, e quello che non sapeva P.A. (piccola arrivista) e' che alla fine e' questo quello che conta e basta.

giovedì 24 luglio 2008

Urca urca pirulero

Fra qualche ora parto, vado a sfilare insieme agli sbandieratori a Levanto, in Liguria. Penso al vestitone pesante pesante di velluto e nero attirasole. Penso alla ragazza che stasera mi ha detto "Mi raccomando, metti una maglietta sotto che questi vestiti fanno sudare e dopo si appiccicano alla pelle e non riesci più a toglierli". Penso al fatto che mi ha detto che sarà una camminata lunga. Penso al fatto che per fortuna questo luglio non è afoso (per la prima volta quest'anno penso sia una fortuna), e penso che per fortuna sono una tipa freddolosa. Speriamo bene.

mercoledì 23 luglio 2008

Io amo Tim Burton

Punto e basta. Anzi, per far vedere che finalmente ho ripreso possesso del mio computer, ecco un po' di letterine accentate: àòìèùé.

sabato 19 luglio 2008

Frittelle

Grazie Youtube. Ho scovato pure questa qua. Non capisco se trovo piu' affascinante il video, piu' bella la musica o piu' accattivante il titolo (Me! You! Dancing!). L'unico punto fermo e' che sono andata a sfrucugnare un po' tra i testi di questo gruppo e non riesco a capire di cosa parlino nelle loro canzoni.

Death To Los Campesinos!

Ti ho trovato, canzone senza nome!

venerdì 18 luglio 2008

Infarto metaforico

Ho un gran dolore al cuore.

giovedì 17 luglio 2008

Ora non cominciamo

"Dimmi una cosa, e' piu' importante quel compleanno?", accidenti, certo che si', vuoi sentirmelo dire? Ci si conosce da un mese, e la nostra e' piu' che palesemente una storia sesso, caro il mio uomo sesso, non cominciamo. E mi pareva anche si fosse chiarito. Ma niente, non ho il coraggio di dire cose cosi' cattive in faccia a una persona che conosco da appena un mese, per giunta nel giorno del suo di compleanno, cosi' uso questo blog come sfogo. Va tutto al contrario, la santa non funziona...

martedì 15 luglio 2008

Ecco, appunto.

Un'altra canzone che dedico a lui (I love you degli Zombies)...


I love you, I love you, I love you, yes, I do, but the words won't come and I don't know what to say. I should tell you I love you, I do, my words should explain, but my words won't come. I shouldn't hide my love deep inside, my words should explain, but my words won't come. I should tell you just how I feel and I keep trying, but something holds me back when I try to tell you I love you. I love you, I love you, yes, I do. I love you, I love you, I love you, yes, I do but the words won't come and I don't know what to say. If I can find the words in my mind the words could explain, but the words won't come. If you can see what you mean to me my words should explain, but my words won't come. And, oh, how hard I try to tell you I love you, but something holds me back when I try to tell you I love you. I love you, I love you, yes, I do. I love you, I love you, I love you, yes, I do, but the words won't come and I don't know what to say, love! And I don't know what to say. And, oh, how I hard I try to tell you I love you, but something holds me back when I try to tell you I love you, I love you, I love you, yes, I do, I love you, I love you, I love you, yes, I do, but the words won't come and I don't know what to say, love! I love you, I love you, I love you, yes, I do, I love you, I love you, I love you, yes, I do...

lunedì 14 luglio 2008

Nuova catena

Ovvero, le dieci canzoni che hanno accompagnato le tue storie. O pseudostorie. Dunque. Premetto che dalla farsa che e' la mia vita sentimentale difficilmente riusciro' a tirare fuori qualcosa. Comunque. Teniamo fuori la mia ultima cotta, il mio amore impossibile, l'uomo della mia vita che ancora non se n'e' reso conto, o con l'elenco delle canzoni che gli ho dedicato silenziosamente andrei ben oltre le dieci... Anzi, no partiamo proprio da lui, e mettiamoci una canzone a rappresentare tutte le altre (per parte delle altre, leggere il resto del blog, praticamente il 90% delle canzoni postate son dedicate a lui, come quella del post precedente). Questa. Ok, e' un po' esagerata, ma un po' di pubblicita' non fa mai male.
E torniamo indietro nel tempo. Credo che il mio primo fidanzamento sia stato col figlio del macellaio, ma era un periodo senza colonna sonora. Dopo sono arrivati i fidanzati dell'asilo, che non sanno di essere stati miei fidanzati. Allora la canzone che andava per la maggiore era la storia del serpente che scende giu' dal monte (incredibile, non c'e' un video su Youtube!). Andando avanti, arriviamo direttamente a Winnie Pooh, ovvero la mia cotta piu' importante, durata 5 anni, e lui manco mi ha mai visto. E sinceramente era pure un po' antipatico. Ogni volta che sentivo questa canzone qui non potevo fare a meno di pensare a lui... L'ho rivisto qualche anno fa dopo che era sparito dalla circolazione, seduto a un tavolo di un pub. Quando sono ripassata da li' per vederlo per un'ultima volta lui era gia' sparito. E la mia autoradio mandava questa canzone, che ora e' indissolubilmente legata al suo ricordo (o al ricordo della sedia vuota). E poi c'e' stato il mio primo bacio. Niente di cosi' emotivo da collegarlo a una canzone specifica per il significato della canzone stessa, pero' in quel periodo ascoltavo tantissimo Tori Amos (e quindi ci infilo questa qui, solo perche' e' tra le mie preferite). Chissa' se riusciro' ad arrivare a dieci. Infiliamo tra le mie pseudo-storie pure il pazzo, e allora questa canzone, piu' che legata a lui, e' legata al periodo. Poi e' arrivato C. Credo che la canzone piu' adatta sia questa. Non dedicata a lui, ma alla mia anima gemella che ancora non si e' reso conto di esserlo. Che effettivamente non e' molto adatta, visto che col cavolo che l'ho fatto piangere. E infine E. Decisamente questa. Ma ora abbiam chiarito, anche lui just wants my kiss. Bene, bene.
Checcavolo, sono solo a otto, considerando anche la storia del serpente che scende giu' dal monte... Mi posso fermare qui? Passo la catena a chiunque possieda un blog e passi di qui.

venerdì 11 luglio 2008

Sono cosi' stanca...

I'm so tired, I haven't slept a wink, I'm so tired, my mind is on the blink. I wonder, should I get up and fix myself a drink?.. No, no, no... I'm so tired, I don't know what to do. I'm so tired, my mind is set on you. I wonder, should I call you?, but I know what you'd do. You'd say I'm putting you on, but it's no joke, it's doing me harm, you know, I can't sleep, I can't stop my brain, you know, it's three weeks, I'm going insane, you know, I'd give you everything I've got for a little peace of mind! I'm so tired, I'm feeling so upset. Although I'm so tired I'll have another cigarette. And curse Sir Walter Raleigh he was such a stupid git! You'd say I'm putting you on, but it's no joke, it's doing me harm, you know I can't sleep, I can't stop my brain, you know, it's three weeks, I'm going insane, you know, I'd give you everything I've got for a little peace of mind! I'd give you everything I've got for a little peace of mind! I'd give you everything I've got for a little peace of mind!

giovedì 10 luglio 2008

Riflessione del giorno

"Un regime si instaura non perche' ha una forza dirompente ma perche' l'opposizione e' nulla." Sara' vero? O no? Ci sto pensando, ma temo di non avere conoscenze a sufficienza per poterci ragionare su con causa. Immagino che molto spesso sia successo, e che ci sia qualcuno che sta provando a prendere questa strada in giro per il mondo... Ommamma come sono seria.

Non capisco

Va tutto al contrario. Perche' (di nuovo, da un altro computer, non posso usare le letterine accentate), dicevo, perche' i miei uomini-sesso sono convinti di essere uomini-periodo? Perche' il mio uomo-vita, che lo sappia o meno, che sia d'accordo o meno, e' convinto di essere una comparsa muta nel film che e' la mia vita? È tutto cosi' difficile... Devo riuscire a diventare la donna-sesso del mio uomo-vita, cosi' smettera' di pensare che siamo due comparse mute nei rispettivi film e comincera' a pensare di essere il mio uomo-periodo. Ma come? Santa, ti prego, aiutami tu anche in questo... (Ieri sera ho visto una stella cadente, enorme, brillante, ci ha messo un secolo a cadere... Che sia un segno?)

martedì 8 luglio 2008

Uffi

Avevo fatto un post lunghissimo sulla mia invidia da fila di ritorno dal mare nei confronti dei motociclisti, ma mi è inspiegabilmente scomparso mentre lo scrivevo. E quindi metto solo sta canzone, solo perché l'ho sentita domenica e mi piace. Ed è tutto ciò che rimane del mio post. Inizio troppe frasi con "e", non dovrei.

venerdì 4 luglio 2008

Spanny!

Me ne stavo quasi per dimenticare.

Il 4 luglio si arrende il bastione, il 4 luglio c'è la rivoluzione...

Che non è vero, il 4 luglio è l'anniversario della rivoluzione americana, non francese. Ma tanto qui la sigla è stata tagliata.

mercoledì 2 luglio 2008

Odio il caffè.

Odio il caffè odio il caffè odio il caffè. Lo odio. Oh, ma era così necessario oggi. Quindi vado al bar e ordino un cappuccino "per favore con poco caffè", e il barman "chiaro". Ora, immagino che dalle parti di Linate 'chiaro' corrisponda in qualche modo a 'ok', ma al mio cervello chianino assonnato è suonato più come "ma è ovvio che ti ci metto poco caffè, stai scherzando?, t'ho visto arrivare e ho pensato subito 'quella c'ha la faccia da persona che odia il caffè', non me lo chiedere neanche, ma me voi venire a insegnamme il mestiere?" Ah, la pragmatica...

Momenti che vorrei fossero accaduti ma non è così

(Piccolo antefatto: una signora si mette in mezzo con la sua panda verdolina facendo manovre strano e facendoci perdere il verde al semaforo. La Callo: "ora se quando scatta il verde questa non parte gne fo un clacson che se lo ricorda tutta la vita!")
"Guarda, non scorderò mai l'estate del 2008. Un bel giorno ero nella mia panda verdolina piena di peluches che fumavo una sigaretta, avevo messo un po' di frecce a caso e continuavo a fermarmi, sempre a caso, quando all'improvviso sento un - PEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! - non lo scorderò mai, giuro, finché vivrò. Lipperlì mi son chiesta: che sarà mai successo? Gli alieni? Le trombe del giudizio? Quando mi giro con la mia sigaretta in bocca e da tra i peluches vedo una punto grigia. Oh, come scordare? È stato un trauma."

Come me l'ero sempre immaginata

Stamattina presto ero a Milano. Pioveva. La gente era più silenziosa del solito e tendeva a correre. La tizia che ha preso in custodia mia nipote era identica alla Massironi, in tutto e per tutto. Una ragazzina si è schifata perché il SUO cane col cappottino mi ha leccato la mano. Poi gli ha dato un bacio sul muso. Mia nipote e la sua amica sono state le uniche a rispondere all'appello con un "presente" dalla e aperta. C'era una vecchia bassa bassa dal piglio deciso.

martedì 1 luglio 2008

Stavolta non e' autoreferenziale

Mi piace e basta. Credo sia uno dei miei video youtube preferiti. Mi piace la canzone, mi piace come suona, mi piace quando ridacchia a un certo punto, mi piace quando si deve interrompere perche' applaudono e poi riattacca... Mi piace. Anche se non ho mai capito quella cosa dei capelli verderame. E ogni volta che dice "sono un bruto, lo so" io capisco "sono Brutolo so". L'ottavo nano. Ora scappo che devo accompagnare la Checa a Linate (oh mon Dieu...)

Dicevo della mia tornata monotematicita'

Non sapevo se mettere questa o una ancora piu' drammatica. Pero' la musica di quella ancora piu' drammatica non mi piaceva proprio.

I miei preferiti

Peanuts, Over the edge (che non riesco a trovare in Italia, grrr), Mutts e Calvin e Hobbes (mio fratello mi regalo' tutte le strisce di Calvin e Hobbes... Il regalo piu' gradito...)








Eh si', sono tornata alla mia monotematicita'

Sono stata sgamata. E torno anche alle canzoni anni '60. Sigh... Non ci posso fare proprio niente.

Cose che vengono in mente quando hai davanti a te una notte di veglia forzata e non riesci a prendere sonno preventivamente

L'altro giorno si parlava di una persona di nostra conoscenza (camuffando i nomi. E' stato divertente, per una serata io sono stata Assunta, e parlavamo in terza persona come i tronisti) che si e' sposata da poco con una ragazza che fa tutto quello che dice lui: lui le dice di andare a letto e lei ci va, lui le dice di dormire e lei si addormenta, lui le dice di procreare e lei procrea in un mesetto neanche. Quando ne parlavamo era in termini di sottomissione da parte della donna nei confronti dell'uomo. "Povera ragazza," si diceva, "che mentalita' arretrata" piu' o meno, ora chi ricorda le parole esatte. Ecco, ora che mi ritrovo a lottare col mio subconscio per un'oretta di sonno in piu', trovo la sua capacita' di addormentarsi a comando una risorsa utile e strabiliante. Lei ha capito cose che noi non abbiamo capito, e' un passo avanti, c'e' da avere paura.

Sto riparlando con la Marianeve, e questa e' la cosa piu' strana

"...e dopo quattro mesi che stavamo insieme mi ha lasciato con un sms. Gli ho chiesto di rivederci ma non l'ho piu' sentito, per un anno. A te invece come va con i ragazzi?" (momento di imbarazzo - come raccontare tutta la farsa che e' la mia vita sentimentale e/o sessuale a una persona con cui non riparlo dal 2003? [notare che non posso accedere a internet da camera mia quindi non ho piu' le letterine accentate e devo usare l'apostrofo]) "Ehm... Uhm... ne ho lasciato uno ieri. Via sms. Mi ha chiesto se ci rivediamo, ma chissa'."
Mi sento un po' cacca. Ma anche mangiatrice di uomini. Cosa che non sono! Ora mi immagino vestita con una tutina stretch leopardata e una frusta in mano. E piu' vecchia di quarant'anni. La mia fantasia ha decisamente bisogno di una risettata.

sabato 28 giugno 2008

venerdì 27 giugno 2008

Bengalini!

Sono saltati direttamente al secondo posto della top ten dei miei animali preferiti (il gatto non si tocca) da quando li ho visti l'altro giorno. Sembrano irreali. Fanno quel verso strano senza neanche aprire il becco e si muovono a scatti. Ne sono rimasta letteralmente affascinata.



Perché

Perché a me i Compeed non mi si appiccicano come dovrebbero? Eppure le istruzioni le ho seguite... "Assicurarsi che il piede sia pulito e asciutto" fatto. "Rimuovere la membrana rigida trasparente" e ho rimosso quella. "Applicare il cerotto sopra il centro della vescica facendolo aderire bene alla pelle e facendo pressione ai bordi, prima di rimuovere l'etichetta blu" più aderente di così non potevo, e l'etichetta blu l'ho tolta. "Quando il cerotto è perfettamente posizionato ed aderente alla pelle, togliere l'etichetta ed assicurarsi che i bordi siano ben aderenti alla pelle" di nuovo, fatto. "I nuovi cerotti per vesciche assicurano un immediato sollievo dal dolore e dalla pressione, proteggono e favoriscono una migliore guarigione" col cavolo, ha continuato a farmi male tutto il giorno. C'è scritto anche idrorepellente e che si sarebbe staccato da solo dopo qualche giorno una volta che la vescica fosse guarita. E invece eccolo che se ne va alla prima doccia mattutina ad intasare lo scarico, e la vescica è ancora là, tronfia e fiera nel suo causar dolore.
Ma non solo. Parliamo delle vernici ad acqua per legno. Perché quella che ho comprato invece di ricordare un verde pratino primaverile ricorda quando all'asilo mi dipingevo le unghie con l'evidenziatore? Forse con un evidenziatore avrei risparmiato qualcosa e il risultato sarebbe stato identico...

giovedì 26 giugno 2008

La santa funziona

Il primo trenta e lode di tutta la mia carriera universitaria! Peccato che la lode se ne andrà dal libretto, visto che è un esame che farà media con un altro... Ma intanto, vuoi mettere la soddisfazione? E poi un 27 a un esame che non ci speravo per niente, con tanto di complimenti da parte della professoressa ("Vedo che è migliorata rispetto all'anno scorso, complimenti" "Beh, è vero..." "Questo perché c'è stato un lavoro dietro..." "Ehm. Già." come no). E soprattutto, dopo 5 anni, sono al terzo anno!

lunedì 16 giugno 2008

Di nuovo. Ma allora so scema


Ho un esame fra meno di un'ora e mezza (forse, non so neanche bene l'orario), e ancora sono in pigiama. Santa, oh, Santa, mia ultima speranza, confido in te.

martedì 10 giugno 2008

Beata incoscienza

Fra meno di due ore ho un esame e non ho neanche studiato ancora. Non ho neanche mangiato e devo arrivare fino ad Arezzo. Arriverò tardi, già lo so... Santa, ultimo mio baluardo, aiutami tu!

domenica 8 giugno 2008

Che dire

Dopo aver visto Gomorra ho lasciato da parte tutti i risvolti filosofico-moralistici di Death note e ho cominciato a tifare Kira. Quanto vorrei fargli avere i volti e i nomi di certa gente...
(Ehm, tra le attrici di Gomorra c'è una certa Maria Nazionale. Mica sarà la De Filippi?)

*_* (2)

sabato 7 giugno 2008

*_*

Ultime dalla gabbia

La pappagallina ha un'ala ferita, probabilmente per la zampata di un gatto (ultimamente li abbiam tenuti fuori). C'è sangue dappertutto, soprattutto sulle sue ali che da bianche son diventate marroncine, povera cucciola... Comunque, il veterinario mi ha dato l'antibiotico da mischiare alla sua acqua da bere per otto giorni e mi ha consigliato di tenerli vicini ma in due gabbie separate per esser sicura che l'antibiotico se lo prenda tutto lei e non Smilza che sta bene ed è pimpante come al solito (cioè mica tanto). Ieri sera li abbiamo separati, e loro stavano silenziosi e tristi tristi sul trespolo che dondola... Oggi invece già si ricinguettavano. Anche perché a lei l'acqua gliel'avevo messa male e non riusciva a bere. Sola e assetata. Ora, tutto questo come si colloca nell'asse del destino spazio-temporale, John? Posto che ormai sappiamo che Smilza è il mio daimon e molto probabilmente la pappagalla è il daimon di chi sai tu.

mercoledì 4 giugno 2008

Da non crederci

Ho fatto il test "Quale delle protagoniste di Sex and the city sei?" e sono venuta Samantha al 50%. 20% pari merito Miranda e Charlotte e un misero 10% di Carrie, quella normale. My God.

Nuovo attacco di nostalgia


Non mi ricordo se l'ho mai appiccicata sul blog questa sigla. Che cos'è? Sono i Gummi che rimbalzano, gommolando a palla saltano, vincono per il re... Mi son tornati in mente perché l'altro giorno alla festa del catechismo c'era un bambino pacioccoso e serio serio che mi ricordava terribilmente un gummi... E non capiva il concetto di quattro. "Allora, dovete trovare un nome alla vostra squadra, e questo nome deve avere a che fare con il numero quattro", "Tiranno", "No, tiranno non ha a che fare con il numero quattro", "Ah. Allora stelle", "Neanche stelle", "Venere". L'ho dovuto fermare, sarebbe andato avanti con parole random per ore. Lui e il suo aspetto gummoso.

lunedì 2 giugno 2008

Oleleoleleoleleoleleolele

Ero a un matrimonio l'altra sera, cioè, alla cena del matrimonio, non durante la cerimonia, quando il pianolista, che già aveva messo Gigi D'Alessio e Eros Ramazzotti, fa partire la sigla di Un medico in famiglia. E a un certo punto parte il trenino. E i partecipanti del trenino cantano "Ahiahiahiahi un giorno ti innamorerai ahiahiahiahi vedrai saranno guaiaiai". Penso tra me e me "Questo è il momento più trash dell'anno", quando mi rendo conto che per essere veramente trash devo partecipare. Mi alzo, mi attacco al trenino, e in quel momento loro smettono di ballare. Ecco, quello è stato il momento più trash dell'anno.

venerdì 30 maggio 2008

...Eh??

Una entra incinta. Karina: "È il primo bambino a Uomini e Donne". Gianni Sperti: "Lo chiameremo Trono Maria."
Strano, oggi non mi sono addormentata. Sarà che ho spento prima.

Constatazione

Credo che la voce di Mina renderebbe bella anche "Era meglio morire da piccoli con i peli del culo a batuffoli".

giovedì 29 maggio 2008

Semplicemente

Vorrei che il mondo fosse più semplice.

mercoledì 28 maggio 2008

Love love Yagami Raito love

Mi si dice: è possibile a 25 anni innamorarsi di un personaggio di un libro? Rispondo: a me succede in continuazione. Vado per i 24 ma ultimamente ho preso una cotta incredibile per lui. Lui. Lui. Lui. Lui. Vabbè, basta.
Scopro che ci hanno fatto anche il film. L'attore che fa Raito (non so mai se chiamarlo Raito o Light) non è altrettanto bello però, anzi, è sul bruttino andante, mentre l'attore che fa L è incredibilmente somigliante.

...Eh?

"Secondo me deve scegliere Christian solo perché è educato".

In che senso?

Accendo la televisione e c'è Paola di Uomini e Donne che sta parlando al telefono con sua mamma. Quando sua mamma sta per attaccare, lei fa "Ah, ma, io mi vado a sposare, l'hai capito questo?" Mi spiazzano troppe cose di questo, non riesco neanche a elencarle. E poi uno dice perché ti guardi la Maria. Ma perché è fonte continua di surrealismo e di infinite meditazioni sociologiche.

lunedì 26 maggio 2008

Beads, flowers, freedom, happiness!

Ecco, credo che ormai la primavera sia giunta. Con due mesi di ritardo e passa, ma eccola qua. Ho tolto la canottiera della salute (beh, sì, porto la canotta della salute, è poco sexy ma mi evita tanti raffreddori. E poi la poteva portare il marinaio d'agosto e io ora co sto freddo no?) e posso andare in giro di giorno senza giacca e il calore del sole amico mi scalda la pelle... Gli uccellini sono più felici e meno confusi e i fiori hanno un aspetto da eraora. Queste giornate lunghe cominciano ad avere un senso. E così i gelati.

giovedì 22 maggio 2008

Le cose che si imparano giorno per giorno

Tra i vari virus che infestavano e forse infestano ancora il mio computer c'era tale "mouse scivoloso". E io che pensavo di avere semplicemente il mouse vecchio. Forse era per quello che ogni tanto mi andava a cliccare dove cavolo voleva lui e quando cavolo voleva lui, facendomi inveire durante le partite di solitario. Certo che se è come la penso io, è un virus davvero stupido.

mercoledì 21 maggio 2008

Yeh!

Scusino l'assenza prolungata, ma ho avuto un momento di felicità da parte della mia vita sessuale. Che spero si prolunghi. Ho avuto altro per la testa in questi giorni.