lunedì 31 marzo 2008

Tuffo nel passato

Mi ci voleva Rete A per ricordarmi di questa canzone... E pensare che mi piaceva tantissimo all'epoca... Il mio cuoricino ha fatto ta-tunf.


Ma... noto ora con piacere che nel video che ho preso da Youtube ci sono pure le immagini di Dawson's creek. Bene, doppia nostalgia! Solo per le prime due serie però... Mio fratello lo chiamava "Variazioni sul tema", perché ogni volta che entrava mentre lo stavo guardando c'era qualcuno che entrava in camera di Dawson dalla finestra. Comunque, pure le parole sono carine! Le ho dovute cercare su google perché non ho mai capito cosa dicesse. Effettivamente chi avrebbe mai immaginato qualcosa come "bearded barley"?

Kiss me out of the bearded barley, nightly, beside the green, green grass, swing, swing, swing the spinning step, you wear those shoes and I will wear that dress. Oh, kiss me beneath the milky twilight, lead me out on the moonlit floor, lift your open hand, strike up the band and make the fireflies dance, silver moon's sparkling, so kiss me. Kiss me down by the broken tree house, swing me upon its hanging tire, bring, bring, bring your flowered hat, we'll take the trail marked on your father's map. Oh, kiss me beneath the milky twilight, lead me out on the moonlit floor, lift your open hand, strike up the band and make the fireflies dance, silver moon's sparkling, so kiss me...

Cambio programma (questo è un crossover)

Qualsiasi cosa sia un crossover. Ma così l'ha chiamato Rin, e io mi adeguo. Dunque, dopo un sogno illuminante a seguito dell'ennesimo mio rovinare le occasioni d'oro che mi vengono servite su piatti d'argento, (in breve: ero ospite di un convento, dove le suore ti volevano controllare pure se chiusa in bagno stavi davvero facendo pipì o chissà che altro, però poi proprio la suora che mi faceva un cazziatone fingendosi muta e sofferente si toglieva la tonaca ed era vestita con un completino da cubista e faceva di tutto di più con il prete che viveva nel convento, e non era neanche muta e sofferente), mi sono resa conto che non potrò mai essere una Nonna Papera, perché non avrò mai nipotini, perché non avrò mai figli, perché non riuscirò mai a portare una relazione più avanti di un giorno e quindi nessuno mi impollinerà mai (sono un bellissimo fiore. Perché oggi ho la fissa dei fiori? Ma perché è tutto uno sbocciare là fuori). Comunque, fallito il progetto Nonna Papera, ecco il progetto Suora Ambiziosa: starò nel mio convento, lontano dal mondo, lontano dal sesso, tanto non riuscirei a portare avanti una relazione neanche col prete del mio sogno, a zappettare l'orto (pure questa dell'orto è una fissa. Non ho il pollice verde, poi) e, vista la mia sicura repressione, prenderò a zappettate le altre suore che vorranno prendere il mio posto da futura madre superiora. Quando meno se lo aspettano, quando nessun'altra mi vede. Tipo Il nome della rosa. Ma per motivi molto più terra terra. Farei il processo inverso rispetto a lei:



Qui mi ricorda così tanto Rin quando mi dava lezioni di sensualità sul divano comodo comodo della Callo.

Sarà il sonno...

...ma ho come l'impressione che i ritornelli di queste due canzoni si assomiglino. O insomma, il ritornello di una e l'inizio dell'altra. Un po' come Gimme gimme gimme degli Abba e quella di Madonna. Ho tanto sonno.


domenica 30 marzo 2008

Chi sarà lui?

Se Dallara e Teocoli fossero entrati a Sanremo con questa li avrei votati. Forse.

Cara Vale

Grazie ancora per il cd. Bello bello. Queste sono le parole che preferisco:
Gli occhi non sanno vedere quello che il cuore vede, la mente non può sapere quello che il cuore sa, l’orecchio non può sentire quello che il cuore sente, le mani non sanno dare quello che il cuore da. C’è un temporale in arrivo. C’è un temporale in arrivo, senti l’elettricità. C’è un temporale in arrivo sulla mia città, porta novità, porta novità. Il lupo perde il pelo, io perdo le occasioni, ma non so perdere il vizio delle emozioni. La vita è più interessante delle definizioni e tutto quello che arriva da qualche parte va. Gerusalemme è divisa sotto ad un solo cielo e la mia mente è divisa dentro ad un solo corpo. Un meridiano per forza incrocia un parallelo determinando la sorte di molta umanità. E tutto quello che sappiamo non è vero. E tutto quello che sappiamo non è vero. Si perdono le origini nel buco del tempo ma tutto si conserva nelle profondità. Sia l’elefante che il topo non avranno scampo, la legge della savana li governerà. Non si può scegliere un sogno, non si può scegliere, quando ti arriva, ti arriva, non c’è niente da fare. Le previsioni del tempo si posson prevedere, ma un temporale che arriva non lo puoi fermare. Si danza per invocare la fertilità, si danza prima del sesso o di un combattimento, si danza per riscaldarsi dal freddo che fa, si danza per imitare il lavoro del vento. Quando non so dove sono io mi sento a casa, quando non so con chi sono mi sento in compagnia. Quando c’è troppa virtù il cuore mi si intasa. La cura è spesso nascosta dentro alla malattia. C’è un temporale in arrivo. C’è un temporale in arrivo, senti l’elettricità. C’è un temporale in arrivo sulla mia città, porta novità, porta novità. Quando tu hai fame nessuno può mangiare per te, quando io ho sete nessuno può bere al posto mio. Anche gli automi hanno un cuore di alluminio puro pronto per farci passare l’amore del futuro. Abramo lascia la casa senza sapere niente, si mette in strada lasciando quel che sapeva già, e il trapezista si gioca tutto continuamente per pochi soldi ed un brivido di libertà. L’autista di scuolabus ha in mano la nazione più di un ministro, di un papa o di un’autorità, e c’è una terra di mezzo tra il torto e la ragione, la maggior parte del mondo la puoi trovare là. Lavori in corso, ci dispiace per l’inconveniente, hanno scoperto una casa dell’antichità, due scheletri abbracciati, qualche osso, poco o niente ma il loro bacio va avanti per l’eternità. C’è un temporale in arrivo. C’è un temporale in arrivo, senti l’elettricità. C’è un temporale in arrivo sulla mia città, porta novità, porta novità. L’antico impero cinese accolse Marco Polo perché era un giovane mercante di immaginazione. Non servono grandi ali per spiccare il volo, la vita è molto più vasta di una definizione. E stanno tutti aspettando che succeda qualcosa che tolga il velo di polvere dalla realtà. E stanno tutti aspettando che arrivi la sposa coi fiori in mano e una promessa di felicità. Problemi di digestione ispirano romanzi, rivelazioni che nascono nell’acidità, un po’ di bicarbonato dopo certi pranzi si eviterebbe lo scontro delle civiltà. Gli uccelli volano basso e sfiorano l’asfalto e i cani stanno in silenzio con aria d’attesa. La foto sulla parete mi segue con lo sguardo nessun allarme per ora, nessuna sorpresa. C’è un temporale in arrivo. C’è un temporale in arrivo, senti l’elettricità. C’è un temporale in arrivo sulla mia città, porta novità, porta novità. E l’invincibile non è quello che vince sempre ma quello che anche se perde non è vinto mai. L’intelligenza è nel corpo, il sapere nel cuore. Se pensi sempre ad un muro, un muro troverai. Mi son trovato memorie che non sono mie. Ho un solo nome ma almeno cento identità. È naturale preferire le belle bugie alla durezza di ghiaccio di certe verità. Viviamo comodi dentro alle nostre virgolette ma il mondo è molto più grande, più grande di così. Se uno ha imparato a contare soltanto fino a sette vuol mica dire che l’otto non possa esserci. Senti l’elettricità, senti l’elettricità. C’è un temporale in arrivo, porta novità, porta novità.

Mi devo preoccupare?

È da novembre che mi esce sangue dal naso.

venerdì 28 marzo 2008

Difatti non ce l'ho fatta.

Macché speranza, seppur piccola. Io le speranze le distruggo, le dilanio, le faccio a pezzi piccoli piccoli e poi gli do fuoco. Insieme alle occasioni. Ma la cosa più buffa è che non so neanche perché! La verità è questa, se continua, non dico a perdere tempo con me, anche solo a rivolgermi la parola, le cose sono due: o è un santo o è uno stupido. Oddio, potrebbe pure essere un masochista.

giovedì 27 marzo 2008

Il lupo perde il pelo, io perdo le occasioni

E visto che sono in vena di citazioni, c'è una frase che ho deciso di tenere bene in mente d'ora in avanti (ce la farò? Chissà...): "Un'intera montagna di ricordi non eguaglierà mai una piccola speranza" (Snoopy, o Schulz per lui).

martedì 25 marzo 2008

Questa è la vista da camera mia

L'ho messa perché sì. I colori sono un po' sfalsati.

domenica 23 marzo 2008

Siete pronti per il mio ottavo segreto?

V. M. 14
Ma sicuri di essere pronti? Davvero davvero sicuri? Ok. Dunque. Si tratta della consapevolezza di essere una vergine anomala, o meticcia, come suggerisce la Callo. Tecnicamente sono vergine, e questo lo so perché l'ho chiesto al ginecologo. Già, sono andata dal ginecologo per sapere se ero vergine (mi sento così tanto potenziale lettrice di Cioè in questo momento, di quelle che scrivono per sapere se quando il pene ha un'erezione fischia. L'ho letta davvero una lettera del genere ai tempi) e soprattutto per sapere se Appy è normale o no. Perché avevo provato e riprovato, e avevo pure cambiato più volte posizione, ma niente, più di qualche centimetro non entrava. Il ginecologo mi ha detto tre cose: 1) il mio imene non è stato nemmeno toccato, dunque, hai voglia dire che ho fatto di tutto e di più (no, di più no, mi è mancato il tempo materiale), se quello è intero io sono vergine; 2) Appy è normalissima, sono io che soffro di ansia e tendo a stringere eccessivamente la muscolatura in maniera involontaria; 3) ecco, appunto, l'ansia della visita mi aveva fatto stringere involontariamente i muscoli interni e lui era rimasto col dito bloccato dentro. Dovrei incominciare a registrare le mie visite dal ginecologo. Sai che non se ride.

BUONA PASQUA!

sabato 22 marzo 2008

Ma quanto sono belli i gatti?

Sia grandi che piccini.


Dieci minuti di felicità

Volevo rendere partecipi tutti della conversazione che ho appena avuto con il signor (signora?) zipi_6652 su Skype. Semplicemente perché m'ha fatto ridere, tutto qua. Che poi ho il vago sospetto che il signor (signora?) zipi sia un italiano (a?) che mi conosce. E ha tentato di telefonarmi per tutto il tempo. Ma io son paranoica, si sa. Comunque me lo immagino come Eta Beta.
[19/03/2008 15.53.46] zipi_6652 scrive: zdravo ot kjste vi
[19/03/2008 16.08.56] Elena Menci scrive: I can't understand your language! :)
[14.18.34] zipi_6652 scrive: makedonski
[14.19.02] zipi_6652 scrive: ili dojc aa
[14.19.19] zipi_6652 scrive: me razbirash aa
[14.22.31] Elena Menci scrive: Eh?
[14.22.58] Elena Menci scrive: Non posso neanche telefonare dear.
[14.24.40] zipi_6652 scrive: te amo
[14.24.49] zipi_6652 scrive: mia mor a
[14.25.29] zipi_6652 scrive: jy ispik italiano aa
[14.25.47] Elena Menci scrive: ci sono dei numeri primi talmente grandi da far girare la testa ma non i piedi
[14.26.09] Elena Menci scrive: Da dove vieni?
[14.26.14] Elena Menci scrive: Where do you come from?
[14.26.15] zipi_6652 scrive: ty mi piace
[14.26.19] zipi_6652 scrive: muco
[14.26.25] Elena Menci scrive: (pianeta o citta)
[14.26.49] Elena Menci scrive: odio le parole che iniziano con la j
[14.26.54] zipi_6652 scrive: ju ispk english
[14.26.56] Elena Menci scrive: tu?
[14.27.06] Elena Menci scrive: Yes I speak english
[14.27.26] Elena Menci scrive: I can't phone
[14.27.32] Elena Menci scrive: I don't have a microphone
[14.27.53] zipi_6652 scrive: veri gut
[14.28.09] Elena Menci scrive: te sei più strano di me
[14.28.29] zipi_6652 scrive: no
[14.28.33] Elena Menci scrive: sì!
[14.28.34] zipi_6652 scrive: esta muco
[14.29.07] zipi_6652 scrive: mama mija
[14.29.19] Elena Menci scrive: let me go.
[14.29.41] zipi_6652 scrive: iht kajne go
[14.30.01] Elena Menci scrive: giaggià.
[14.30.19] zipi_6652 scrive: cikako aaa
[14.30.34] Elena Menci scrive: ti adoro.
[14.30.56] zipi_6652 scrive: ispierda dime lo
[14.31.20] zipi_6652 scrive: ti odero aa
[14.31.38] zipi_6652 scrive: muco te piace
[14.31.47] zipi_6652 scrive: a ty
[14.32.06] Elena Menci scrive: ma cosa
[14.32.28] zipi_6652 scrive: i muj me cosa muco
[14.32.57] Elena Menci scrive: è stato un piacere ma s'è fatta una certa e devo andare a comprare gli ingredienti per i crostini.
[14.33.03] Elena Menci scrive: See you later!
[14.33.06] zipi_6652 scrive: del telefono
[14.34.13] zipi_6652 scrive: ej bela du parlale per telefon ok
[14.34.13] Elena Menci scrive: CIAO
[14.34.21] Elena Menci scrive: VADO VIA
[14.34.23] Elena Menci scrive: CIAO
[14.34.30] zipi_6652 scrive: porke
[14.34.33] zipi_6652 scrive: ok
[14.34.38] zipi_6652 scrive: va bene
[14.34.44] zipi_6652 scrive: ciao
[14.34.48] zipi_6652 scrive: bela

venerdì 21 marzo 2008

Questo invece è semplicemente inquietante


Pare che questo provenga da un video educativo peruviano del 1975. Questi sono i messaggi subliminali (ovviamente rallentati da chi ha messo il video su Youtube) trovati prima del conto alla rovescia. Se uno pensa alla storia del Perù e del Sudamerica in generale, tutto questo è semplicemente agghiacciante. Certo, sono successe cose decisamente peggiori, ma trovarmi davanti a un tentativo di entrare nelle teste della gente mi ha messo un po' sottosopra. Che il video sia vero o meno. Oddio, lo so, sono un po' confusionaria... ma ho talmente tante cose per la testa in questo momento... e disgusto...

...e poi hanno anche il coraggio di accusare Sailor Moon...

Ricordo quando alla DeAgostini fecero casino con i miei dati e incominciarono ad arrivarmi i dvd dei Teletubbies, più tutte le pubblicità delle pubblicazioni utili "per il tuo bambino"...

Sempre in tema di pubblicità

Avete presente quella canzone tanto tanto carina della pubblicità ultima della Tim? Ecco, la Callo già lo sa, viene da qui:

Diamo ai Beatles ciò che è dei Beatles.

giovedì 20 marzo 2008

Dunque.

Su questa pubblicità c'è gente che si bacia e alla fine c'è scritto "è un segno". Oh, me lo dice lei che è un segno. Lo bacerò presto quindi? O forse semplicemente presto gli chiederò di baciarmi. O forse, visto che è di 20 anni fa, vuol dire che dovrò aspettare altri 20 anni... Oddio no... O anche forse bacerò qualcuno in generale. O finirò in un orgia (baciamoci, nel senso di baciamoci tutti insieme senza guardarci neanche in faccia).

Giornata nervosa

Come si fa quando uno si sente nervoso e scoppia ogni due minuti e non riesce a fare niente di quello che si era programmato? Mi da fastidio sentirmi così... Vorrei darmi un po' una smossa...

martedì 18 marzo 2008

Ti voglio bene, non capisci niente...

La la la la la la la la...


(la canticchio da stamattina. Ora però devo proprio andare)

Ebbene sì, sono in ritardo come al solito

Forse l'ho già scritto da qualche parte nei miei blog, anche perché non è proprio un segreto, ma la mia massima aspirazione è essere Nonna Papera. Cioè, non voglio che mi spuntino becco e piume, però vagheggio spesso una terza età serena e in salute (soprattutto in salute), in una casetta di campagna, ad annaffiare le rose, curare l'orto, dare da mangiare ai miei gatti (ne voglio almeno almeno tre, di cui uno maschio che si chiamerà Maniglia II, una femmina che si chiamerà Vaniglia e uno di sesso indifferente che si chiamerà Turibolo. È un così bel nome per un gatto... "Turibolo, micio, vieni qua che si mangia" "Miao!" "Turibolo bello bello micio miao." "Purr, purr, purr..."), fare sciarpine davanti al fuoco (o anche stare senza fare sciarpe davanti al fuoco), preparare dolci per i nipoti e i figli dei vicini (per allora avrò imparato, spero) e la domenica sera briscola e scala quaranta con i vecchi amici. E poi in casa voglio un camino come quello di mia nonna prima che rifacesse la cucina, così grande che ci si possono mettere due panchine dentro e stare a chiacchierare al caldino la sera d'inverno.

Devo dire i miei segreti

O così almeno è scritto nel blog di Flac... Il problema è che non mi vengono in mente...
1) Questo col cavolo che lo dico. E comunque c'è già chi lo sa. Quindi, che segreto è.
2)Quando sono sola parlo da sola. Ma la cosa più strana è che non faccio discorsi interi, no, mi viene fuori una parola ogni tanto. E siccome la cosa mi sa di follia, non l'ho mai detto a nessuno. Anche se so che un sacco di gente parla da sola quando è sola.
3) Sono terribilmente gelosa di natura, gelosa alla nausea. Questo era un segreto per me fino a qualche tempo fa.
4) Ho dei preservativi nel cassetto dei calzini. E la confezione è usata (questo è un segreto per i miei).
5) Non ho mai imparato a usare il bidet. È la fase risciacquo che mi è rimasta oscura. Se devo faccio direttamente la doccia tutta intera.
6) Film considerati capolavori ma che mi hanno annoiato dall'inizio: 2001: odissea nello spazio e La dolce vita.
7) A volte sono tentata di richiamare il Kleenex. È Appy che me lo chiede. Ma poi la mia coscienza mi ferma.
Uhm, per ora mi fermo qua. Semmai amplierò. Ora devo fare i nomi? Ok, tutti quelli che hanno un link su questo blog, esclusa Flac che ha già dato.

È che ho il vizio di trovare somiglianze

E ultimamente ne trovo parecchie tra gente che conosco e vecchi attori. Tipo, mi sono accorta che il signor Amedeo Nazzari si assomiglia in maniera imbarazzante al primo ragazzo con cui sono uscita, solo che il primo ragazzo con cui sono uscita non aveva i baffi (per fortuna. Per sfortuna invece si è messo a parlare del suo amore per la patria ferito dalla presenza di donne soldato nell'esercito. Ma dico, ma che argomenti sono da tirare fuori a un primo appuntamento. Ci siam visti alle dieci e alle undici e mezzo ero già a casa). E in più noto una certa somiglianza tra Ingrid Bergman e mia zia da giovane. Ehm,
non ho preso da quel ramo della famiglia, proprio no. Dannazione. E ancora devo finire di vedere Casablanca, ma accidenti, chi ha tempo... Va bene, questo non c'entrava niente.

lunedì 17 marzo 2008

Si chiama Smilza ma è maschio

A mia mamma è venuta la fissa per i pappagallini da qualche mese a questa parte. Dopo la tragica fine di quelli che si ostinava a tenere sotto il portico in balia dei gatti che passavano, in casa abbiamo avuto il trio. Cioè una coppia di pappagallini che ne hanno avuto un altro. Ora, siccome a un certo punto il pulcino aveva paura ad uscire dal nido e aveva paura di volare eccetera eccetera, e la mamma uccellino lo guardava e lo seguiva apprensiva e ogni tanto lo spronava, e il babbo uccellino cercava di spingerlo più energicamente cinguettando come un ossesso, e visto che tutto questo rispecchiava le dinamiche interne del vero Trio Malefico, avevo deciso di chiamare la mamma Flac, il babbo Ryder (cioè Rin) e il pulcino Smilza. Il fatto è che ancora non sapevo che Smilza fosse maschio, e alla fine al pappagallino non importa più di tanto come lo chiamo. Voglio dire, Maniglia non si è mai lamentato del fatto che l'avessi chiamato Maniglia Minestra Nasone, non vedo perché dovrebbe lamentarsi Smilza. Comunque. I tre hanno continuato a rispecchiare le dinamiche interne al trio per un bel po', fino al giorno in cui una ventata ha buttato a terra la gabbia e i due meno fifoni sono scappati. È rimasto solo Smilza, sempre più triste, ha pure cominciato ad avere comportamenti ossessivi compulsivi (tipo continuare a fare lo stesso movimento che ora non riesco a spiegare, ma se venite a casa mia lo mimo volentieri). Mia mamma ha deciso di prendere un altro pappagallino, che ovviamente ho chiamato come chi sapete voi. Cioè, non con il nome vero, con il soprannome che gli ha dato la Callo, anche lei un asso a dare soprannomi. Ora il problema è questo: Smilza è maschio, ormai è appurato, mentre l'altra con un nome da maschio è femmina; ora, che dovrei fare? Lasciarli in questo stato ambiguo, tanto col cavolo che si lamentano? O invertire i nomi? Ma si può invertire i nomi a degli individui i cui nomi sono già stati stabiliti? O è meglio invertire i sessi? E soprattutto, se io parlo con qualcuno che conosce i nomi vecchi e uso i nomi nuovi, non verranno fuori degli equivoci? E non è già abbastanza equivoca così la cosa? E questo quanto può influire con l'entropia insita nell'universo? Comunque, è bello pensare, come dice Rin, che i due siano i nostri due daimon, anche perché stanno già a dondolarsi sullo stesso trespolo... Che carini... L'unica cosa che non mi torna è che quella che si chiama come chi sapete voi è più fifona di Smilza.


Questi sono i tre uccellini che avevo prima. Quella bianca è Flac, quello che mangia è Ryder, quello che nasconde il capo è Smilza.


Questo invece è Smilza che sta imparando a volare, ha una paura terribile e si aggrappa con tutto quello che ha alla gabbia.

È un incubo

Dunque, devo seguire delle lezioni, credo, o qualcosa del genere, su internet, questo già dalla settimana scorsa, ma non riesco a entrare! Questo mio essere agli antipodi di tutto ciò che è tecnologico mi sta creando dei problemi... La settimana scorsa è andata, ma stavolta dovrei sapere come entrare... E invece... C'è qualcuno che lo può fare al posto mio?

sabato 15 marzo 2008

Questi cantano come me

La qual cosa mi consola, visto che mi sento meno sola. La prossima volta che qualcuno dirà "Sei stonata? Non è possibile, non esistono persone stonate, ti devi solo allenare", prima gli farò vedere questo video, poi se mi va gli canterò qualcosa.


giovedì 13 marzo 2008

Ho ancora una mezzoretta di tempo prima di dover andare a lezione.

Quindi, credo che mi accoccolerò sul letto concentrandomi sulle mie disgrazie e ingrandendole a dismisura. Che poi è una sola: non mi cerca, non gli interesso, non mi vuole.

Ogni volta di più...

...che sento questa canzone mi sembra che mi descriva... A parte i particolari delle canne e della prostituta.





Do you have the time to listen to me whine about nothing and everything all at once? I am one of those melodramatic fools, neurotic to the bone, no doubt about it. Sometimes I give myself the creeps. Sometimes my mind plays tricks on me. It all keeps adding up, I think I'm cracking up. Am I just paranoid? Or I'm just stoned. I went to a shrink to analyze my dreams, she says it's lack of sex that's bringing me down. I went to a whore, she said my life's a bore, so quit my whining cause it's bringing her down. Sometimes I give myself the creeps, sometimes my mind plays tricks on me. It all keeps adding up, I think I'm cracking up. Am I just paranoid? Uh, yuh, yuh, ya! Grasping to control, so I better hold on. Sometimes I give myself the creeps. Sometimes my mind plays tricks on me. It all keeps adding up, I think I'm cracking up. Am I just paranoid? Or I'm just stoned.

martedì 11 marzo 2008

Mah, chissà

Vorrei sapere se i miei sono consapevoli del fatto che sul muro vicino alla porta c'è un buco. Proprio dove c'era la cassetta delle lettere. E si lamentano delle finestre aperte.

lunedì 10 marzo 2008

Nuove frontiere

Si può scappare da un sito internet? Perché se si può, l'ho appena fatto. E alla chetichella.

domenica 9 marzo 2008

Cose che ho imparato quando ormai era troppo tardi

Tentare di asciugare il pavimento del bagno con il fon non aiuta a far passare il mal di testa. E soprattutto ci vuole una vita.

Che è peggio

Noi ci s'avrà anche i Finley, ma in Giappone hanno i Penpals. Oh, questi ci credono per davvero. O forse no. Però sono orecchiabili alla fine. Notare il batterista che smette di suonare per scaccolarsi e bere la birra.




Dalla chiacchierata con la Carla ieri sera

...ne abbiam dedotto che finirò per fidanzarmi con un mio vicino di casa. La cosa è piuttosto preoccupante, visto che intorno a casa mia sono tutte donne, e gli unici due maschi liberi sono il citto de Cangino e il fratello minorenne della Marianeve. No, grazie. A meno che nel frattempo non si liberi quel cignalotto del videotecaro, che mica mi farebbe schifo.

Il mio fumetto preferito

Oh, a me i cinque della mano di Dio mi ricordano i cenobiti. O meglio, i quattro di loro che non sono Grifis.






Particolari salienti della serata di ieri

_Quella di ieri era una serata montecchiese. Ero al tavolo con tutte montecchiesi, il cameriere era montecchiese (fratello di una al tavolo con noi, che a un certo punto ha preteso pure che si spogliasse, al grido di "è mio fratello ma è al verso"), cantavano montecchiesi stonate e un montecchiese è arrivato all'improvviso regalando mimose a tutte.
_Il montecchiese che ci ha regalato le mimose era lo stesso che ha una parte importante nel film che prima o poi faremo io e la Callo (ma di questo parlerò un'altra volta). Comunque, sarà il protagonista di una scena ambientata in stazione in cui lui passerà borioso vestito da capostazione mentre il treno sullo sfondo fischierà vapore. La Callo si è girata verso di me e mi ha fatto "Questo sì che è imbarazzante".
_A cena con noi c'erano tre mamme sposate. Ogni tanto la conversazione finiva su argomenti come la nausea durante la gravidanza, le fedi (giuro, han parlato di tipi di fedi), il pediatra e le malattie infantili ("Ma la toxoplasmosi?"), cosa che trovavo più imbarazzante del capostazione che ci tirava mimose.
_Della montecchiese stonata ho già parlato.
_Ho rivisto Ernio! Che bello, mi mancava lo scemone.
_C'è un amico di Ernio che è perfino più brutto di Ernio.
_C'è un amico di Ernio che porta una cravatta rosa sopra alla maglietta. Ma la cosa assurda è che questa cosa è piaciuta a una (amica di una montecchiese, tanto per cambiare) che ci si è appiccicata a questa cravatta e non si staccava più.
_Gli amici di Ernio non finivano più.
_C'era il karaoke. E il karaokaro faceva pure le dediche. E la cosa divertente è che il karaokaro è lo stesso che mi ha messo e aggiustato più volte l'autoradio, che ogni volta che mi vede arrivare trattiene una bestemmia perché nella mia macchina è un casino tirare fuori l'autoradio. E mi ha infilato il microfono davanti a tradimento, ma tutto quello che è riuscito a tirare fuori è stato "No!". Forse è stato attirato dal fatto che stavo mimando le parole delle canzoni insieme alla Callo. La Callo è la coreografa ufficiale delle canzoni mimate.
_Ho rivisto la Marianeve, e abbiam parlato!
_All'inizio ero ubriaca io, poi era ubriaca la Callo, e la saggia Gabry (che saggia non è quando si parla di gelati) era rimasta sobria per tutte e due.
_C'è chi ti vede, ti riconosce, ma stenta a salutare. Oh beh, ricambio.
_Ho rivisto pure Mamama. Chissà se si scrive così.

mercoledì 5 marzo 2008

Ma hanno censurato pure questo?

Dannati...

La mia vita sentimentale è una farsa - Non più?

La mia vita sentimentale è sempre stata una farsa perché costellata di personaggi farseschi che comparivano all'improvviso, creavano situazioni assurde e scomparivano altrettanto all'improvviso, facendomi spesso tirare un sospirone di sollievo, fino alla comparsa del personaggio successivo. Ultimamente però mi sto rendendo conto che più che una farsa sta lentamente diventando una commedia degli equivoci. E il tutto contornato dalle mie seghe mentali, sempre più pesanti, sempre più presenti. Mah, chissà, si vedrà, quel che sarà sarà.
(Ho cercato su Youtube dei video col preside Saràquelchesarà, della scuola di Sana, ma non l'ho trovato. In compenso ho trovato questo, che è abbastanza da commedia degli equivoci, ma non ha niente a che fare con la mia personale commedia degli equivoci, semplicemente mi fa ridere. Notare la censura: i ragazzi non chiedono ad Hayama "È vero che all'asilo hai messo un rospo nella borsetta della maestra?", ma "È vero che hai dato il tuo primo bacio all'asilo?", lui risponde "Sì, ho portato la bambina più carina della classe nel giardino dietro la scuola e poi l'ho baciata. Bisogna provare tutto finché si è giovani." Uno dei ragazzi dice pure "Avevamo scommesso 10 yen se ce l'avrebbe fatta o meno" e Sana lo chiama "demonio dei baci". Dannata censura).


martedì 4 marzo 2008

Malinconia

Portami via. Oh che ne so perché.

Mia mamma oggi ha detto una cosa molto da cancro

Ha detto "La memoria è la nostra identità".

domenica 2 marzo 2008

Questi sono segni? John, dimmelo tu.

Ieri sera ho aperto a caso una pagina del volume dei Peanuts del 1972, e mi è venuta fuori la storia di Patty che incontra la ragazzina dai capelli rossi al campeggio. E ho avuto paura di vivere una scena del genere.

E all'improvviso non mi manca più così tanto. Che stia dove stia, ho tutta la vita davanti per soffrire d'amore, non ora, grazie. Questi son segni, non voglio incrociare ragazzine dai capelli rossi, e soprattutto non voglio piangere davanti a loro, e soprattutto soprattutto non voglio che lui non si accorga neanche di quello che sento e che mi racconti di ragazzine dai capelli rossi proprio quando gli dico che i momenti passati insieme sono come diamanti incastonati sul braccialetto che è la vita. Credo che lo chiamerò Charlie Brown d'ora in poi. Anzi, Ciccio. Oh, non riesco a trovare l'amore, ma a trovare soprannomi specchio sono un asso.

sabato 1 marzo 2008

Kyaaaaaaah!!

Voglio lui al posto della Sestini! Forse così passo.

Mi manca...

Punto.

Something happens, and I'm head over heels

Il cantante dei Tears for fears s'assomiglia al mio idraulico ringiovanito di quarant'anni. Comunque...



I wanted to be with you alone and talk about the weather, but traditions I can trace against the child in your face won’t escape my attention. You keep your distance with a system of touch and gentle persuasion. I’m lost in admiration, could I need you this much? Oh, you’re waisting my time, you’re just, just, just wasting time. Something happens and I’m head over heels, I never find out ‘till I’m head over heels. Something happens and I’m head over heels. Ah, don’t take my heart, don’t break my heart, don’t, don’t throw it away. I made a fire and, watching it burn, thought of your future. With one foot in the past, now, just how long will it last? No, no, no, have you no ambition? My mother and my brothers used to breathe in clean air and dreaming I’m a doctor. It’s hard to be a man when there’s a gun in your hand. Oh, I feel so... Something happens and I’m head over heels, I never find out till I’m head over heels. Something happens and I’m head over heels. Ah, don’t take my heart, don’t break my heart, don’t, don’t throw it away. And this is my four leaf clover. I’m on the line, one open mind. This is my four leaf clover. In my mind time... One little boy, one little man... Funny how time flies...