È inutile che mi canto Non c'è più niente da fare se poi col pensiero torno là...
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
A single word can be a world and every letter a land.
It's really me, Smilza
And, in the end, the love you take is equal to the love you make.
- Mother is back again!
- Tizio del supporto tecnico
- Upi
- Calanda
- I AM ITALIAN AND PRIME MINISTER SILVIO BERLUSCONI IS NOT SPEAKING IN MY NAME
- Eriadan
- A Panda piace
- Se non ci metto il link c'è il rischio che a volte non mi si apra
- Dicheno
- Serial
- Ogni tanto me fa ride
- Il daveblog
- Callo giallo sballo
- La terra delle lontre
- Credo che il potere del trio sia uno stato mentale
Archivio blog
-
▼
2008
(303)
-
▼
aprile
(25)
- Gli ostacoli che la vita mette di fronte al talent...
- Lo scopo della mia vita
- È venuto per il funerale
- Ops
- La mia vita sentimentale è una farsa - Momenti topici
- No, pensavo
- Sòle
- Già lo so
- Mai così attuale
- Pure questa
- Quant'è carina sta canzone!
- La mia vita sentimentale è una farsa - Peperonate ...
- Me ne vado
- E poi questa canzone mi piace
- Pando? No, grazie!
- Inope me copia fecit
- Strano
- Accidenti
- Dalla mia mattinata castiglionese
- Ma dai!
- Meravigliosa commistione
- Nel caso che qualcuno se lo sia chiesto
- È ufficiale
- Atto di fede estremo
- Credo proprio che farò così
-
▼
aprile
(25)
7 commenti:
Peccato che io faccia tutte e due le parti.
meno male che non sono di quegli anni.. i miei capelli non avrebbero retto.
Ma i tuoi capelli sono in quel modo, naturali. E tu, Milza, hai il doppio del rossetto di lei. Ma il tuo almeno è alla fragola.
È inutile che critichi il mio rossetto, è piaciuto a tutti. C'è anche chi se l'è messo. È così buono. Ah, come vorrei che qualcuno che dico io lo assaggiasse. Da me.
Ma io critico per senso di critica innato. Mica perchè non mi piaceva il tuo rossetto. In compenso ho assaggiato la patatina dal tuo decollèeté.
(la patatina di patata, non la patatina di ciccia, non sono una contorsionista). Uhm, pare che il cibo sulla mia pelle sia più gustoso... Uhm. Credo che inviterò chi sai tu (anche se non lo conosci) a una cena a casa mia. Gliela servo su una tetta.
Sii più audace. L'antipasto sulle labbra, il primo sulla tetta, il secondo sopra l'ombelico. Poi infine il dolce. E se proprio vuole caffè e amaro, che se ne vada al bar, o magari alla pizzeria del Poro Schifoso.
Posta un commento