venerdì 26 giugno 2009

Del coraggio

Il primo gattino che ho avuto, Gnappete, era un gattino coraggioso. Nonostante fosse uno gnaspichino di neanche un mese, andava incontro ai cani più grossi di lui, e li faceva arretrare. È morto nel giro di una settimana. Rom, invece, il gatto che ha messo incinta Vaniglia, è un vigliacco che prende a zampatone i gatti più piccoli per rubare loro il cibo e scappa quando vede qualcuno di più grosso che gli si avvicina. Eppure è vecchio e abbastanza in salute. Un coniglio coraggioso che all'arrivo della volpe rimanesse in mezzo al prato a ruminare sarebbe spacciato nel giro di un anno. Di conigli vigliacchi è pieno il mondo, e prosperano, appunto, come conigli. Dicono che i leoni e le tigri siano coraggiosi. Quello non è coraggio, è sapere di essere grossi, forti, veloci e di avere unghione retrattili e zannone. Bella forza, sarei coraggiosa anch'io. Non riesco a trovare nel mondo animale un esempio di coraggio che sia utile. Eppure, per noi il coraggio è un valore, e la sua mancanza è considerata grave. Che sia uno dei segni del nostro allontanamento dalla natura? O che sia uno dei segni del nostro provenire da un altro pianeta? (Questa idea l'ho ripresa da un libro bello bello, Guerra agli umani, leggetelo se volete [messaggio pubblicitario per il quale non vengo pagata], solo che nel libro si parla di una razza umana proveniente da un altro pianeta dove è dominante e meschina come qui, io invece ho più un'idea di una razza umana proveniente da un pianeta dove tutti gli altri animali erano grandi, grossi e cattivi, niente conigli, niente cerbiatti, e un animale come noi, senza pelo, senza unghie decenti, senza zanne ma con buone capacità strategiche e di calcolo aveva bisogno di coraggio per sopravvivere. Comunque. Ho appena fatto un esame che mi preoccupava tanto tanto, e il mio cervello a briglie sciolte è in pieno delirio). (Ah, se mi funzionasse il computer collegato allo scanner metterei la striscia di Calvin & Hobbes in cui Calvin si sente inferiore alle tigri perché non ha pelo né coda né zanne né unghie retrattili, e non capisce come fa a essere razza dominante. Beh, fate finta che l'ho messa).

3 commenti:

Rin_ ha detto...

rom deriva da quando la prof disse in pulman "ragazzi, ci sono i rem sulla destra" "prof, ma che rem, sono rom!!"

O_O

SerialLicker ha detto...

invece è un post bellissimo
come il commento di Rin, del resto...

Smy ha detto...

Serial :*!

In realtà il nome a Rom gliel'ha messo il babbo della Callo, perché è un gatto girellone.