giovedì 7 febbraio 2008

In quel cielo nero senti il gelo del mistero, oh, Sailor Moon

Salterò quello dell'altra mattina perché è troppo inquietante e non riesco a scrivere. Comunque, stanotte ne ho fatti due strani. In uno stavo in macchina in un paesino sconosciuto. Mi finisce la benzina a pochi metri da un benzinaio e due carabinieri si fermano per aiutarmi a spingerla. Mentre il benzinaio mi mette benzina mi viene in mente, così, d'impulso, di mandare un sms a una amica con la quale non parlo da quasi un anno per un litigio e di chiederle secondo lei che dovrei fare con chi so io. Lei mi manda un videomessaggio (mentre il benzinaio non si fa gli affari propri e continua a farmi domande sul mio cellulare) lunghissimo dove ride sguaiatamente e mi dice che sono una scema e che lui mi sta prendendo in giro e che me lo merito. Non riesco neanche a vederlo tutto da quanto è pieno di cattiveria quel messaggio. Poi mi ritrovo di sera, a casa, e mia mamma che sta cucinando mi chiede di andare fuori a prenderle non so cosa. Alché io esco e comincio a camminare per i poggi, proprio dietro casa di questa qui, e intanto penso al messaggio di risposta: è la seconda volta che mi fa male e questa volta voglio essere io a farle male, ma niente mi sembra abbastanza cattivo. Mentre sono presa da questi pensieri, sento la voce di mia mamma che si lamenta di avermi mandato a prendere la paella in cantina (giuro) e che ancora non son tornata. Ancora più di prima, ma che sogno è?
Nel secondo sono in una nuova casa (che però è vecchia) in una nuova città; la stanza è piena di cianfrusaglie, ma i miei non si vogliono decidere a trovargli un posto. Poi di colpo la stanza diventa il fondo di casa di mio cugino che è anche una specie di bar gelateria, ed è pieno di donne sulla trentina, tutte vestite e truccate eleganti e all'ultima moda. Tra di loro ci sono i rapporti che ci potrebbero essere in una classe femminile, di amicizia, di amicizia finta, e tanti piccoli odi stupidi. A un certo punto mi ritrovo coinvolta da loro, anche se non capisco come visto che sono diversa da loro, e una ordina un gelato insieme a me. Il cameriere porta i gelati per tutte e due mentre io mi sono allontanata e lei con nonchalance incomincia a mangiarseli tutti e due. Quando torno gli urlo: "Aaaah! Ti sei mangiata la banana della mia banana split! E pure tutti i fruttini! E io mangio i tuoi!" E incomincio a mangiargli la roba che le è rimasta. Ahahah.
Mamma mia quanto son stata meschina stanotte.

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